"Lo scorso inverno mi è stato chiesto se temessi che l'aumento dei prezzi potesse toccare le festività. Ho risposto che temevo di più per la Pasqua 2022, che non per il Natale 2021. Non mi piace dover constatare che avevo ragione - scrive Francesco Pugliese (foto a lato), amministratore delegato di Conad, attraverso il suo account LinkedIn - Se a dicembre avevamo sul tavolo l’aumento di alcune materie prime e del costo dell'energia, ora abbiamo uno scenario ancora più drammatico. La Russia prima ha messo fuori dai giochi l’Ucraina, che per chi non lo sapesse era fino a un mese fa una vera potenza mondiale per quanto riguarda la produzione agroalimentare, e poi ha fatto esplodere i prezzi energetici, che già erano alti, con il ricatto del gas. Perché noi, senza quel gas, rimaniamo al freddo e al buio, e Putin lo sa bene".
"Come reagire?" si chiede il Ceo di Conad. "Non è il momento dei se e dei ma. L’inflazione va contenuta, prima che arrivi con troppa decisione nelle tasche della gente. Come ho già riferito a Sky TG24, nell'immediato occorre una riduzione temporanea dell'IVA sui prodotti fondamentali del paniere degli italiani. Quelli con maggiore frequenza di acquisto, le colonne delle nostre dispense. Non parlo dei beni voluttuari o di cose rinunciabili, ma della pasta, del pane e di tutti quei prodotti indispensabili e fondamentali nella vita delle famiglie italiane".
Pugliese continua: "Non siamo più nella fase in cui bastano delle campagne di marketing più o meno condivisibili, e anche le soluzioni strutturate come la nostra Bassi e Fissi non sono bacchette magiche. Dobbiamo abbattere l'IVA, prima che l'IVA abbatta noi".
"La guerra in Ucraina ha peggiorato un fenomeno che già c'era. Bisogna intervenire immediatamente per frenare l'inflazione. Si sono trovate le risorse per i carburanti, troviamole e rapidamente per i beni essenziali", conclude Pugliese, il quale si augura che il Ministero delle Politiche Agricole accolga la sua proposta, come quelle già inoltrate da Ancd Conad, Adm e Centromarca.