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A colloquio con un operatore

Cipolle, disponibilità stabili ma si va verso una diminuzione

L'attuale situazione in Ucraina non sta condizionando in maniera particolare il mercato delle cipolle. E' più probabile che le conseguenze emergeranno fra qualche mese, quando ci saranno cali di produzioni da quelle zone. E' uno dei pensieri espressi da Davide Marmocchi, operatore del comparto cipolle e patate. In generale, il prodotto italiano è di alta qualità e si sta conservando molto bene. 

"Nelle scorse settimane, invece - aggiunge il commerciante - ho avuto qualche scambio di opinione con alcuni operatori della GDO. Come tutti, ho dovuto mandare un listino ritoccato al rialzo a causa degli enormi rincari dei costi. Qualcuno lo ha capito e non ci sono stati problemi. Qualcun altro invece mi ha sbattuto fuori dal listino, perché non ha voluto applicare alcun aumento, dicendo che si sarebbero rivolti ad altri fornitori. Io ho risposto che porto rispetto a chi mi rispetta, ma non a chi vuole calpestare la mia dignità. Tutti siamo aziende e tutti abbiamo dei bilanci da far quadrare. Dopo qualche settimana, mi hanno ricontattato affinché ricominciassi a spedirgli il prodotto, ma ovviamente ho risposto di no".

Sul fronte del mercato, Marmocchi sottolinea che "in questi giorni la cipolla bianca è ricercata, non ce ne è tantissima e ha dei prezzi abbastanza sostenuti. Al contrario della cipolla rossa, che si è arenata un po' e ha prezzi normali, nella media del periodo. Questa almeno è la mia esperienza". 

La cipolla italiana, gialla e bianca, è ancora presente nelle scorte ed è di qualità, grazie a una conservazione ottimale.

Sono arrivati in Italia i primi carichi della cipolla dall'India ma a costi non bassi, anche per via dell'aumento del nolo dei container.