Attualmente il commercio europeo delle pere è un po' difficile, secondo Mark Vernooij di Urfruit. "Stiamo vendendo buoni volumi, ma i prezzi sono scesi leggermente dall'inizio della stagione. La guerra in Ucraina ha bloccato alcuni 'porti di transito' verso la Russia. Questo ha influenzato negativamente, in particolare, il cosiddetto commercio in casse".
"L'Europa meridionale e orientale acquista ancora spesso pere olandesi e belghe in questo formato. E le aziende che si concentrano su tale modalità, al momento, sono veramente in difficoltà - dice Vernooij - Per quelle che vendono principalmente al settore retail dell'Europa occidentale, centrale, settentrionale e del Regno Unito, la domanda di buona qualità rimane".
"È quindi un peccato che interi carichi di frutta vengano venduti alle aste belghe. Le pere comprate lì sono spesso riconfezionate in altre casse. Il prezzo d'asta dovrebbe effettivamente considerare questo aspetto. La quotazione inferiore si traduce in un nuovo aumento delle promozioni al dettaglio. Fortunatamente ci sono pochi problemi di qualità. E abbiamo fiducia che più avanti nella stagione le cose miglioreranno di nuovo", conclude Mark.
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Mark Vernooij
Urfruit
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