E' notizia di due giorni fa che la grande cartiera veneta Pro-Gest, che possiede sei stabilimenti, ha fermato la produzione per via del costo dell'energia aumentato a dismisura. E questo mette in crisi anche i produttori di packaging dell'ortofrutta.
"Per il nostro comparto, è un colpo terribile - spiega un responsabile di un'azienda di packaging del settore ortofrutta - che infligge la mazzata finale a mesi di sofferenza".
Foto tratta da Progest
E continua: "Noi abbiamo subìto 50 euro di rincaro a tonnellata dal primo marzo, e dal 15 saranno altri 100 euro: totale 750 di costo a tonnellata di carte riciclate. Prima del Covid, una tonnellata di riciclata costava 300 euro. Su diversi articoli, la materia prima incide per il 60% sul costo di produzione e i prezzi di mercato sono sempre sottocosto. E' una situazione drammatica e, se non si fa qualcosa a livello nazionale, si può arrivare alla distruzione delle aziende".
Il gruppo cartario Pro-Gest di Ospedaletto di Istrana (Treviso), a fronte dell'incremento del costo del gas, ha deciso di fermare la produzione in tutte le sei cartiere in Italia. Lo ha comunicato il presidente, Bruno Zago. Lo riporta il notiziario OggiTreviso.it
"Vendiamo la carta a 680 euro a tonnellata - ha spiegato Zago - ma per produrla oggi occorrono 750 euro soltanto per il gas". Se nell'arco di qualche giorno il quadro non sarà rientrato in margini compatibili con la redditività, aggiunge ancora Zago, "procederemo con la richiesta di Cassa integrazione per i dipendenti". Il gruppo Pro-Gest oggi impiega in Italia circa 400 addetti. (leggi qui la notizia locale).