Buoni riscontri in una zona della provincia di Modena per i primi lanci di Anastatus bifasciatus. Nel 2021, la cooperativa Italfrutta ha svolto una prima prova, ottenendo piccoli ma significativi risultati.
"La prova ha interessato tre aziende frutticole - spiega Sara Bellelli, tecnico di Ital-frutta - di cui due specializzate in pero e una con pero e drupacee. Abbiamo eseguito due lanci di Anastatus, a metà e a fine luglio per le aziende con pero, e più anticipati per l'azienda con drupacee. Gli insetti sono stati lanciati nei bordi, vicino a un argine di un canale, in un boschetto non lontano dai frutteti. Lo scopo era quello di inoculare l'insetto antagonista e verificare la sua efficacia in questo ambiente".
Lanci di Anastatus in una foto d'archivio
Poi in settembre 2021, in collaborazione con Bioplanet, sono stati effettuati i rilievi. Le prove hanno manifestato una parassitizzazione delle ovature di cimice dal 20 al 30%, con una media del 25%.
"E' un risultato incoraggiante - dichiara Alberto Poletti, vice presidente della cooperativa - in quanto si è trattato del primo anno di prova. Affinché un insetto antagonista possa raggiungere un equilibrio con l'insetto dannoso da contrastare, occorre tempo. Va anche sottolineato che, nei nostri territori, non vi è molta biodiversità, per cui il dato è ancora più incoraggiante. Stiamo valutando non solo di ripetere i lanci, ma anche di aumentare le aziende coinvolte già nel 2022".
Anastatus bifasciatus come specie nativa, versatile e disponibile in grandi quantità resta un'ottima opzione per intensificare e accelerare un processo di riequilibrio naturale. Il controllo biologico, alla luce di quanto non si è riuscito a fare con i trattamenti chimici anche a causa di mancanza di molecole autorizzate, resta sempre l'azione più efficace e a miglior rapporto costi/benefici nei casi di introduzione di parassiti esotici in un nuovo areale.