"Le Compagnie, ad oggi 17 febbraio 2022, non hanno avanzato alcuna proposta per le assicurazioni 2022. Forse le prime si muoveranno a inizio della prossima settimana". Lo afferma Stefano Francia, presidente del Condifesa Ravenna, il quale aggiunge: "Nelle ultime due annate, fra brinate disastrose e grandinate epocali, le Assicurazioni si sono trovate in difficoltà a pagare risarcimenti che spesso hanno raggiunto, o superato, il totale dei premi".
Il 2022 è un anno di transizione, in quanto dal 2023 in poi vi sarà la possibilità del Fondo mutualistico. La nuova programmazione 2023-2027 pone tre livelli per garantirsi il reddito: una copertura (FMO) per tutte le aziende agricole italiane; le polizze assicurative agevolate tradizionali; la difesa attiva. Il FMO sarà in parte finanziato dagli agricoltori stessi, tramite il 3% della propria PAC e sarà attivo dal primo gennaio 2023. Erogherà fondi alle aziende colpite da avversità gelo, brina, alluvioni e siccità, con una soglia minima del danno del 20%.
"Il fondo mutualistico - continua Francia - sarà un'integrazione alle polizze. Lo scopo è quello di ampliare la platea degli assicurati, con più colture e più territori. In tal modo, se si spalma il rischio, vi è un vantaggio per tutti".
Negli scorsi anni, il Condifesa Ravenna ha anche proposto alle Compagnie una polizza pluriennale, in modo che gli agricoltori ogni anno, a febbraio/marzo, non si trovino con la spada di Damocle pendente sui loro frutteti. "Ma ancora nessuno ha preso seriamente in considerazione questa ipotesi", conclude Francia.