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Emile Fellini analizza l'attuale gravissima situazione

Costi di produzione, una debacle per l'ortofrutta? "Il rischio c'è"

"Il rischio di non far quadrare i conti è concreto. Se non si inverte la rotta, il 2022 lo vedo nerissimo". Emile Fellini, titolare della ditta di produzione, lavorazione e commercializzazione verdura di Gambettola (Forlì-Cesena), non esprime quel normale ottimismo che lo contraddistingue di solito.

"Non so come vada a casa degli altri, ma credo che sia una situazione generalizzata, anche alla luce di quel che leggo. Ad esempio, in 4 mesi la nostra bolletta della corrente elettrica è aumentata di 85mila euro rispetto agli analoghi 4 mesi dello scorso anno, con consumi che sono stati pressoché uguali. E questa è solo una tra le tante voci di spesa, sebbene sia la più eclatante come rincaro".

Fellini possiede anche un'ampia azienda agricola con decine e decine di ettari, dove produce direttamente molte referenze. "Il bilancio 2021 si è chiuso praticamente a pareggio. Il 2022 si prospetta in perdita ed è un concetto che tutti possono facilmente comprendere: i mezzi tecnici sono raddoppiati o triplicati, mentre i prezzi che i nostri clienti pagano non vanno a coprire questi aumenti".

Come ovviare a tutto ciò? "Prima di tutto, nella nostra azienda agricola diminuiremo il numero di trapianti. L'andamento che si prospetta è di una contrazione dei consumi, quindi le nostre programmazioni diminuiranno. Dall'altra parte, i nostri agricoltori conferenti chiedono, giustamente, un minimo garantito per poter imbastire le coltivazioni. Trovare il giusto equilibrio non è facile".

Certificazioni, nuovi packaging, agricoltura sostenibile: tutti concetti e parole molto belle, che però si scontrano con una domanda: chi deve pagare tutte queste cose? "E' innegabile che i consumatori stiano più attenti e acquistino il minimo indispensabile. Se il prezzo dell'ortofrutta aumenta, i consumi calano e quindi dobbiamo metterci in testa che non si possono produrre le medesime quantità di prima".

"E sono d'accordo pure io che oggi 2,50 euro al kg per il finocchio siano troppi, ma quando per due anni il mercato ha pagato 70 centesimi, questa cifra allora andava bene? No, non andava bene, ma non mi pare che nessuno si sia stracciato le vesti". 

Coprire i costi di produzione appare più di un miraggio. "Le stiamo tentando tutte per risparmiare, ma è innegabile: il rischio c'è", conclude enigmatico Fellini. 

Per maggiori informazioni:
Fellini Patrizio S.r.L.

Via G. Pascoli, 875
47035 Gambettola (FC) - Italy
+39 0547 659 777
emile@fellinipatrizio.it 
www.fellinipatrizio.it