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La situazione in Sicilia

I produttori ortofrutticoli subiscono il carovita, ma non sono i soli

L'assegnazione del carburante agevolato è la prima attività annuale dell'intero mondo agricolo, ma le nuove regole di presentazione delle richieste stanno determinando troppi ritardi. Questa la lamentela dei produttori ortofrutticoli siciliani, che chiedono alla regione di mantenere l'assegnazione del carburante agricolo con le medesime modalità degli anni scorsi, ossia il 50% sul prelevato dell'anno precedente a seguito di autocertificazione del produttore, con completamento della richiesta entro il 30 giugno 2022.

Questa procedura è possibile poiché fino al 31 marzo è attivo lo stato di emergenza, per cui molte procedure possono essere semplificate, rispettando le norme e garantendo i diritti degli agricoltori.

Si tratta di un meccanismo rodato, che permette ai produttori ortofrutticoli e non solo di abbreviare i tempi. La questione è tanto più urgente in un momento storico che segna una crisi energetica come raramente se ne sono viste, con l'aumento vertiginoso dei costi che ha visto un +17% nel solo 2021, senza che dall'altra parte corrisponda un aumento alla vendita per il produttore. A questi bisogna aggiungere il raddoppio dei prezzi per i concimi. Il ferro costa il 300% in più rispetto a 2 anni fa, per non parlare di materiali plastici e legname. 

Tutto ciò mentre la distribuzione ha messo in campo una serie di strumenti per contenere il "caro carrello". Le aziende della Distribuzione moderna stanno facendo da argine per contenere i rincari delle materie prime ed evitare che questi impattino sul consumatore finale: il "carrello della spesa" registra un’inflazione del 2,4%, a fronte dell’indice complessivo che sfiora il 4%.