Eletto nel corso di un apposito consiglio, lo scorso 17 dicembre, Gerardo Diano in un'intervista ha rivelato, sinteticamente, la sua visione dell'agrumicoltura siciliana e del suo valore.
Gerardo Diana
"Da agrumicoltore sento la responsabilità della carica che rivesto - ha esordito il neo presidente - e spero di esserne all'altezza, perché le aziende che rappresento sono l'eccellenza dell'agrumicoltura e dell'agricoltura di qualità in generale. Succedo a Giovanni Selvaggi che ringrazio profondamente per l'ottimo lavoro fin qui svolto, consapevole del grande impegno che mi attende".
"Le produzioni a marchio di indicazione geografica protetta - ha proseguito Gerardo Diana - nel contesto attuale sono di fondamentale importanza, grazie all'enorme appeal che, assieme alle coltivazioni bio, esercitano sui consumatori finali. E' pertanto nostro compito, attraverso l'aggregazione, fare sempre meglio per uscire dalla marginalità territoriale. La posizione geografica della maggior parte dei nostri siti produttivi che, da una parte, guardano all'Etna e, dall'altra, al mare, si avvantaggia di condizioni pedoclimatiche peculiari, da cui derivano produzioni altrettanto distintive".
"Il potenziale economico del Consorzio, ossia delle imprese che vi aderiscono è enorme - ha spiegato l'intervistato - con un volume di oltre 30mila tonnellate di prodotto di prodotto pigmentato destinato al mercato del fresco e 5mila tonnellate a quello del trasformato. Mediante qualche miglioria sul brand e sui dettagli produttivi, questo potenziale può crescere in quantità, ma soprattutto in valore assoluto. L'aver investito risorse importanti in innovazione varietale per combattere il virus della Tristezza, ci ha portato grandi vantaggi sui mercati, che siamo adesso in grado di servire con prodotti più performanti sul piano della pigmentazione, del sapore e della conservabilità (LSL). I consumatori, d'altra parte, apprezzano particolarmente gli aspetti salutistici delle arance rosse, ricche di antociani e altri elementi benefici. Siamo stati tra i pochi, forse gli unici, a investire sulle varietà rosse e questa condizione ci pone in una situazione di vantaggio rispetto ai competitor mediterranei, che hanno puntato sulle varietà bionde. Dovremmo essere ancora più bravi, noi dell'Arancia Rossa Igp, a promuovere il nostro prodotto".
"Il nostro impegno è quello di valorizzare ulteriormente questi vantaggi - ha concluso il presidente - I recenti rincari dei costi, con l'energia a +17%, i concimi a +100% e la mancanza di manodopera specializzata sono solo gli ultimi elementi di un lungo elenco di oneri che pesano sulle nostre aziende. E' di vitale importanza fare grande qualità: è l'unico modo che abbiamo per riequilibrare un'arretratezza infrastrutturale che appesantisce la già grave marginalità geografica della Sicilia e che rende la nostra imprenditoria molto più difficile rispetto ad altre parti d'Italia. Se al disastro infrastrutturale, poi, aggiungiamo quello dell'irrigazione, dovuto all'inefficienza di alcuni consorzi di bonifica che pretendono bollette esose a fronte di servizi scarsi o nulli, allora è chiaro a tutti che fare imprenditoria agricola in Sicilia ha dell'eroico".
Frattanto, è partita la campagna di promozione del Consorzio di Tutela su RTL 102,5,in contemporanea su radio, tv e web . Lo spot è in onda nel mese di gennaio per promuovere l'Arancia Rossa di Sicilia sul territorio nazionale. Questa campagna pubblicitaria, che fa parte di un più ampio piano di comunicazione appena avviato, vedrà protagonista l'arancia rossa anche su "L'Ingrediente Perfetto" presentato da Maria Grazia Cucinotta su La7 nel mese di febbraio.
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Gerardo Diana 
Consorzio di Tutela
Arancia Rossa di Sicilia IGP
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