Radicchio, clementine e kiwi: quando il marchio fa la differenza

Una nuova formula per presentare il radicchio con una confezione  mono-prodotto, in materiale sostenibile, e un bollino che ne garantisce la provenienza, rendendolo riconoscibile fra 'miliardi' di altri radicchi. La rete di imprese de La Grande Bellezza Italiana (LGBI) è nel pieno della produzione invernale e, seppur con le difficoltà contingenti, sta riuscendo a comunicare quanto di buono può scaturire da un'alleanza fra aziende, invece della solita "guerra fra poveri" che lascia tutti (lato produzione) con un pugno di mosche in mano.

"Frutta e verdura di qualità, in tanti ce l'hanno - fanno sapere da LGBI - ma non tutti riescono a valorizzarla nel giusto packaging e a riempire di contenuti quanto producono. E, soprattutto, a comunicarlo. Noi, grazie alla nostra rete di imprese, ci stiamo riuscendo e ciò ci porta a essere sempre più un interlocutore affidabile per le catene della Gdo".

Non solo Italia: negli ultimi mesi sono aumentate anche le richieste dall'estero. "Prendiamo la referenza kiwi - continuano - che riusciamo a valorizzare tramite vassoio, cartone e bollino. Diventa un prodotto che comunica, in grado di rimanere nella mente del consumatore, che poi la volta successiva lo cerca e effettua di nuovo l'acquisto".

"Ma perché è portato a cercarlo? Solo per il packaging? No di certo: quello vale la prima volta, ma poi lo ricompra se ha trovato di suo gradimento il prodotto. E questa è la nostra sfida, ogni giorno, la più semplice quanto la più difficile: riuscire ad arrivare nelle case dei consumatori con un prodotto buono da mangiare, tanto da far esclamare: lo voglio di nuovo!".

In questi mesi invernali, le clementine sono un articolo molto richiesto: "Partendo dal giusto produttore, con la selezione adeguata e una catena logistica efficiente, riusciamo a proporre alla Gdo o ai mercati un prodotto in grado di distinguersi".