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L'intervista a Massimo Perboni, Agricultural Services Senior Manager del gruppo Mutti SpA

Pomodoro da industria, selezione di varietà produttive resistenti agli stress climatici

Il comparto del pomodoro da industria vive un momento congiunturale particolare sia sul piano della produzione - con i cambiamenti climatici in atto e le politiche sostenibili connesse - sia sul piano della crescita di nuove tendenze verso prodotti lavorati che rispondano alle esigenze del consumatore odierno. In tale direzione, non meno importante l’aspetto che il gruppo Mutti riconosce ai migliori attori della filiera, nell’ottica di una politica di premium price volta a remunerare i produttori che consegnano pomodori top quality. Ne abbiamo parlato con Massimo Perboni, Agricultural Services Senior Manager del gruppo Mutti SpA

In foto, Massimo Perboni

Cambiamenti climatici, varietà resistenti alla siccità e innovazione varietale
Massimo Perboni: "Quando parliamo di qualità e di eccellenza dei nostri pomodori, non possiamo prescindere dal considerare come su queste incida il cambiamento climatico, con l'evidente surriscaldamento globale. Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), la temperatura globale nei primi due decenni del XXI secolo (2001-2020) è stata di 0,99°C superiore alla temperatura riscontrata nel periodo 1850-1900. Parallelamente, anche la concentrazione degli eventi meteorici è sempre più atipica. Per quanto riguarda le varietà di pomodoro, la nostra prima necessità è quella di selezionare varietà con caratteristiche organolettiche d’eccellenza e che, al contempo, siano produttive e tolleranti agli stress fisici dati dal cambiamento climatico al nord ma in particolare al sud Italia. Un buon esempio può essere la tolleranza a fisiopatie, come il marciume apicale. Per questa ragione il nostro dialogo con le case sementiere è costante, forniamo un contributo alla loro attività di innovazione varietale portando loro la nostra esperienza e le nostre necessità".

Produzioni sostenibili di qualità e salubrità delle produzioni
"La qualità non è vera qualità se non è sostenibile per il nostro territorio. Questa nostra visione implica che i progetti che scegliamo di intraprendere sono sempre concreti e che, allo stesso tempo, a lungo termini. Per questo, già a partire dal 1999 certifichiamo i prodotti con il marchio "Produzione Integrata Certificata", a garanzia di una produzione agricola naturalmente più incentrata su principi di sostenibilità, senza che però se ne comprometta la qualità. Inoltre, dal 2010 collaboriamo con WWF Italia, con cui ci siamo impegnati in un progetto volto a trovare soluzioni sostenibili per ridurre le emissioni di CO2 e il consumo idrico nella coltivazione e lavorazione del pomodoro. Proprio grazie a questa collaborazione, abbiamo effettuato l’analisi dei consumi idrici della nostra produzione, definendo alcuni scenari di riduzione dei nostri impatti ambientali. Sosteniamo, ad esempio, l’irrigazione a goccia perché ha un impiego di volumi d’acqua decisamente minore".

Per quanto riguarda l’attualità, oltre a promuovere l’impiego di buone pratiche agricole, Mutti negli ultimi anni sta consolidando l’utilizzo dei DSS (Decision Support System) da parte degli agricoltori. Si tratta di sistemi digitali di supporto alle decisioni, che consigliano l’utilizzo dei principi attivi o delle molecole solo in caso di emergenza, ottimizzandone quindi l’impiego e minimizzando la quantità introdotta nel sistema. Non c’è più dunque, come in passato, la programmazione dei trattamenti a calendario, ma si interviene solo quando è presente una minaccia.

Massimo Perboni: "Abbiamo raccontato questi e altri progetti di sostenibilità all’interno del nostro Bilancio Ambientale 2020, redatto per la prima volta per mettere a sistema quanto già fatto finora e avviare percorsi di monitoraggio continuativo, in grado di supportare il Gruppo a definire una roadmap strategica e delle azioni migliorative nell’ambito della sostenibilità ambientale, anche a fronte di un investimento iniziale di 1,5 milioni di euro nel periodo 2022-2024, dedicato solo a progetti di sostenibilità ambientale".

Valorizzazione etica di tutta la filiera, in cui ogni attore abbia la garanzia della giusta remunerazione
Come leader di mercato, Mutti si assume la responsabilità di agire oggi per ispirare un cambiamento più ampio domani. Per questo motivo riconosce grande attenzione all’impegno di tutta la filiera sia per la qualità del pomodoro sia per l'applicazione di buone pratiche.

"Partendo dal pomodoro, il nostro Gruppo adotta un’ampia politica di premium price, volta a remunerare coloro che ci consegnano un prodotto di qualità. Solo nel 2021, la nostra azienda ha riconosciuto agli agricoltori oltre 6,3 milioni di euro di incentivi per la selezione di un pomodoro idoneo agli standard Mutti. Questi premi, ovviamente, si aggiungono al prezzo del mercato".

A tali premialità si aggiungono altre iniziative come il premio Pomodorino d’Oro, un riconoscimento non solo economico ma di vera gratificazione personale che Mutti conferisce a coloro che si sono particolarmente distinti durante la campagna.

Nell’ambito delle buone pratiche, dal 2018 il Gruppo ha raggiunto la completa conversione alla raccolta meccanizzata su tutte le tipologie di pomodoro e in tutti gli areali di produzione. Da allora non è prevista alcuna forma di deroga. Attraverso questo risultato, si riduce drasticamente il rischio di sfruttamento della manodopera bracciantile, associato alla raccolta manuale, e si garantisce un tipo di lavoro meno faticoso, ma anche più stabile e continuativo.

Inoltre, il Gruppo richiede a tutti i suoi conferitori di aderire alla Rete di Lavoro Agricolo di Qualità e/o a certificazioni sugli aspetti etici come il GlobalGAP modulo GRASP o lo standard SA8000. L’adesione alla Rete di Lavoro Agricolo di qualità, rilasciata a seguito di un processo di audit di terza parte, certifica che l’azienda fornitrice non abbia riportato condanne penali o sanzioni amministrative per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, che sia in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.

Le certificazioni volontarie danno l’evidenza di un sistema di audit di parte terza sulla responsabilità sociale di impresa per quanto riguarda l’impiego di manodopera. Il fattore comune è rappresentato dall’indipendenza e terzietà del controllo rispetto all’acquirente.
Si tratta di un vero e proprio processo che abbiamo già completato per i fornitori del nostro stabilimento di Salerno ed è in corso di realizzazione per i nostri stabilimenti di Parma.

Le tendenze sul pomodoro pelato
Massimo Perboni: "Nonostante le tendenze, per noi il pelato resta un prodotto iconico. In particolare all’estero, è per noi un prodotto identificativo ed, essendo fortemente caratterizzante del nostro paese, Mutti lo sostiene con una linea dedicata la cui materia prima viene prodotta interamente in Puglia, nella zona della Capitanata.

Punti di forza e le criticità della filiera del pomodoro da industria nel nord e centro sud Italia
"Più che evidenziare le differenze - dice Perboni -  per noi è importante mettere in luce come entrambe le filiere che conferiscono a Mutti siano accomunate dallo stesso intento: consegnare il miglior pomodoro. Attraverso una intensa collaborazione, abbiamo messo in atto una corretta pianificazione dei quantitativi che vengono trasformati. Entrambe le filiere sono molto attente ai nostri stimoli e riescono a metterli in pratica nella loro attività quotidiana, con la consapevolezza di quali sono i requisiti da parte nostra. La combinazione di questi e altri fattori genera una straordinaria sinergia. Ci impegneremo per mantenere e migliorare ulteriormente questo rapporto virtuoso con entrambe le filiere".

Per maggiori informazioni:  
Mutti SpA
Via Traversetolo, 28
43022 Montechiarugolo - Parma - Italy
Tel.: +39 0521 652511
Fax: +39 0521 681011
Email: muttispa@muttispa.it 
Web: www.mutti-parma.com