In un ambito che, già da tempo, li vede costantemente impegnati a livello di ricerca e sviluppo, l'ampliamento della gamma di referenze certificate a residuo zero rappresenta la novità della ditta Ortofrutta Bernardi di Rimini, realtà attiva da decenni e che, negli ultimi tempi, sta dimostrando un notevole dinamismo.
"Già da diverso tempo - esordisce Christopher Bernardi - stiamo approcciando la produzione con la mentalità del residuo zero. E' un aspetto in cui crediamo molto e vediamo che è molto apprezzato dal consumatore. Inoltre, non penalizza i produttori. Noi stessi siamo produttori e stiamo implementando la nostra azienda agricola a 100 ettari".
Da sinistra, Christopher e Stefano Bernardi
Zucchine chiare e scure, finocchio, brassiche, mix di rosette: queste le tipologie di verdure a residuo zero già disponibili e certificate da un ente terzo e proposte in commercio a marchio La Bella Stagione. E in estate vi saranno anche i meloni. "Ma residuo zero - precisa Lorenzo Bandini, referente dei nuovi progetti - è un percorso più ampio che coinvolge, ad esempio, gli investimenti importanti su nuovi macchinari produttivi, fino allo studio e realizzazione dei nuovi packaging. Per il residuo zero abbiamo approntato vassoi in cartoncino e film compostabili, il tutto comunque plastic free".
Un percorso, quello del residuo zero, che ha comportato alcuni anni di messa a punto e prove tecniche del disciplinare e delle varietà, nonché investimenti di un certo spessore per mettere a punto nuove tecnologie di produzione, in grado di approdare all'obiettivo e nuove soluzioni di confezionamento per far fronte alle esigenze di ampliamento della gamma. La ricerca dei materiali, infatti, è continua, specie per articoli umidi come finocchio e lattuga, che necessitano di un packaging che non tema l'acqua.
La sede aziendale a Rimini
"Il nostro mercato di riferimento per il canale GDO è l'Italia - precisa Bernardi - ma da qualche mese ci siamo affacciati con maggiore decisione anche all'estero. Per ora Svizzera, Austria e Germania rappresentano i principali obbiettivi da poter raggiungere con una strategia programmata; anche grazie al residuo zero, crediamo di poter interessare un numero sempre maggiori di operatori da tutta Europa. Nelle intenzioni, però, vorremmo anche prendere in seria considerazione di iniziare a esplorare nuovi ambiti distributivi, come la ristorazione collettiva: un settore che, soprattutto negli ultimi anni, sta privilegiando partnership sempre più improntate sulla qualità delle forniture, dove per qualità parliamo prevalentemente non solo di un prodotto bello e buono, ma soprattutto sano".
Panoramica di referenze a residuo zero
E, se si ragiona sui costi, Bernardi sottolinea come "il residuo zero ha dei costi di produzione leggermente superiori all’integrato, derivanti prevalentemente da pratiche agricole sempre più mirate e più dispendiose, ma che sul prezzo finale non vanno a incidere in maniera così sensibile, grazie soprattutto al potenziamento del concetto di filiera corta”.
Partendo proprio del concetto di filiera corta, l’azienda di Rimini riesce infatti sempre a lavorare un prodotto ultra fresco: l’azienda agricola è adiacente al magazzino di lavorazione, per cui dal momento della raccolta in campo alla messa sui banchi di vendita trascorrono al massimo dalle 24 alle 48 ore, nell’ottica proprio di andare a ridurre il più possibile le tempistiche di stazionamento dei prodotti nei vari passaggi ai quali normalmente questi sono sottoposti.
“Ci consideriamo dei produttori evoluti - conclude Bernardi - in grado di soddisfare sia la GDO, quanto la DO, vale a dire quella fitta rete di supermercati di medie e piccole dimensioni che caratterizzano buona parte del retail, ma con un occhio attento anche a nuove sfide commerciali per rendere la nostra azienda ancora più dinamica e al passo con i tempi”.
Per maggiori informazioni
Bernardi srl
Via San Martino
in Riparotta 5T
47922 Rimini
+390541 740436
[email protected]
www.ortofruttabernardi.it