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SATA: Coltivare in maniera sostenibile anche a ridosso delle aree protette è possibile

Lo smaltimento e la gestione dei rifiuti dell'azienda agricola, da scarto a risorsa.

Partendo dall'impatto dell'agricoltura intensiva sulla biodiversità, a seguito dell'aumento della disponibilità di mezzi tecnici che hanno causato lo sfruttamento dei terreni, si è articolato un convegno tematico che ha trattato la possibile coesistenza tra coltivazione e aree naturali protette.

Un momento durante i lavori

L'evento, svoltosi lo scorso 4 novembre a Pachino (SR), in Sicilia, è al secondo appuntamento (vedi Freshplaza del 23/08/2021) ed è stato promosso dalla Fondazione Pro Biodiversità (Stiftung Pro Artenvielfalt), in collaborazione con SATA, nell'ambito del progetto LIFE Marbled duck PSSO. L'iniziativa è parte del programma di attività studiato nell'ambito del suddetto progetto LIFE e dedicato alle aziende che operano nell'area limitrofa ai Pantani Cuba, Longarini e Bruno, ricadenti nei territori di Ispica, Noto e Pachino.

I lavori si sono focalizzati sulla problematica legata all'abbandono incontrollato dei rifiuti agricoli e le gravi conseguenze che questi causano all'ambiente e alla fauna selvatica. Basti pensare che, secondo alcune stime, a causa di tali comportamenti muoiono almeno 1,5 milioni esemplari di animali selvatici all'anno. Si è parlato anche di smaltimento dei rifiuti e della gestione degli stessi all'interno dell'azienda agricola, nonché della loro riduzione e trasformazione in risorsa.

Altro punto trattato è stato quello dell'identificazione dei rifiuti, richiamandone la classificazione in rifiuti solidi urbani, rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi e i relativi codici CER per la corretta gestione in azienda agricola.

Inoltre, sono state fornite le informazioni di base sulla gestione dei formulari, nonché sulla normativa che gestisce la movimentazione dei rifiuti all'interno dell'azienda agricola e le caratteristiche che devono avere le imprese che eseguono l'attività di raccolta, trasporto e intermediazione.

Sul tema centrale dell'incontro, cioè sull'opportunità di prevedere in maniera sistematica e strutturata nelle aziende agricole una serie di attività volte alla riduzione dei rifiuti, sono state presentate diverse soluzioni di utilizzo di prodotti biodegradabili come: seminiere in torba, teli pacciamanti in film di amido di mais, teli in cellulosa, fili tutori e lacci in materiale vegetale e imballaggi in cartone; presentati anche prodotti in materiale riutilizzabile come teli di copertura, teli pacciamanti lunga vita, ali gocciolanti e tutori di piante.

Sono state inoltre esposte le potenzialità offerte dalle pratiche di compostaggio degli scarti colturali e delle piante a fine ciclo produttivo e le relative caratteristiche della materia prima di partenza, che deve essere priva di fili e ganci tutori, puntando alla messa in opera di compostiere presso le stesse aziende agricole.

Infine, sono stati forniti alcuni spunti sulla gestione delle acque di lavaggio delle irroratrici utilizzate per i trattamenti fitosanitari e sono state presentate alcune soluzioni già disponibili sul mercato, basate su approcci fisici e biologici.

Nel 2022, la Fondazione Stiftung Pro Artenvielfalt, sempre nell'ambito del progetto LIFE Marbled duck PSSO e in collaborazione con SATA, ha in programma un nutrito calendario di ulteriori incontri su tematiche altrettanto interessanti: come quelle della biodiversità come valore trainante per le aziende agricole, dalle opportunità offerte dai finanziamenti pubblici per il passaggio a tecniche sostenibili e tante altre. L'obiettivo è quello di creare un gruppo di aziende virtuose che riescano a coltivare nel rispetto dell'ambiente e delle bellezze naturalistiche che l'ambiente circostante dei pantani offre.

Per maggiori informazioni: 
Rodolfo Occhipinti
SATA Srl
+39 0131 219696
+39 348 5819019
r.occhipinti@satasrl.it
www.satasrl.it