Gli studi scientifici indicano che circa il 25% delle emissioni di gas serra (GHG) proviene dall'agricoltura. A livello colturale, il riscaldamento globale ha un effetto diretto sulla fenologia (studio delle fasi del ciclo botanico delle colture) di molte specie.
I cambiamenti avvengono nelle fasi agronomiche, che risentono delle variazioni climatiche stagionali e interannuali: ad esempio, inizio anticipato della fioritura in periodi non ottimali, avanzamento della germinazione e della maturazione dei frutti e dei loro calibri, contenuto di zucchero per uso industriale, valore vitaminico, e così via.
Il caso delle mele, uno dei tre frutti più consumati
Perché le mele? La mela (Malus domestica) è un frutto importante e popolare, uno dei tre frutti più consumati del pianeta. Il consumo medio nel mondo ha raggiunto nel 2018 circa 9 kg/pro capite (FAOSTAT).
Il cambiamento climatico ha avuto un impatto sull'alterazione della fenologia nella coltivazione del melo. In diverse regioni dell'Europa e del Giappone, nell'ultimo decennio il periodo di fioritura è risultato anticipato, in periodi non ottimali dal punto di vista fisiologico, aumentando l'incidenza dei parassiti e riducendo la produttività e la colorazione dei frutti.
La ricerca, condotta in Giappone, conclude che il gusto e la consistenza di alcune delle varietà di mele più popolari sono stati modificati a causa della fioritura precoce e delle temperature più elevate durante la maturazione dei frutti.
Fonte: marketresearchtelecast.com