Quest'anno i legami commerciali tra l'Italia e i propri principali partner commerciali mantenuti attraverso la rete dei servizi marittimi containerizzati internazionali si sono rafforzati nei confronti della Cina, dell'Olanda e della Spagna, mentre si sono indeboliti quelli con altre nazioni con cui l'Italia ha consistenti scambi in termini di valore dell'import-export. Lo evidenzia il Liner Shipping Bilateral Connectivity Index (LSBCI), il nuovo indice definito dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) per valutare il livello di integrazione di una coppia di nazioni nella rete mondiali di trasporti marittimi di linea, indicatore che è messo a punto sulla base dell'indice Liner Shipping Connectivity Index (LSCI) elaborato dall'UNCTAD relativamente al primo trimestre dell'anno.
L'indice LSBCI è definito da cinque componenti: il numero di trasbordi nei porti necessari per trasportare la merce da una nazione all'altra; il numero di collegamenti diretti comuni alle due nazioni; il numero di connessioni dirette comuni per la coppia di nazioni con un trasbordo; il livello di concorrenza relativo ai servizi che collegano le due nazioni; la dimensione della nave più grande sulla rotta meno trafficata che collega le due nazioni.
Relativamente agli indicatori delle nazioni con cui nel 2021 l'Italia ha rinsaldato i legami per via marittima, quello riguardante la Cina, dopo una crescita dello 0,3% nel 2020, quest'anno ha registrato un'ulteriore rialzo del 2,9%. Più accentuato l'aumento delle connessioni tra Italia e Spagna, con un relativo indice che nel 2020 ha segnato un incremento dell'1,7% e nel 2021 del 5,9%. In salita anche l'indice dell'intensità dei collegamenti marittimi tra Italia e Olanda che tuttavia, dopo un accrescimento del 2,8% nel 2020, nel 2021 ha mostrato solo un lieve rialzo dello 0,4%.
Fonte: Informare