"Abbiamo deciso di diversificare le nostre produzioni, spaziando dalle orticole alla frutta di stagione, che destiniamo alla vendita diretta o trasformiamo in caso di surplus produttivo. Riteniamo che sia l'unico modo per rimanere sul mercato. Con i cambiamenti climatici in atto, infatti, è sempre più rischioso coltivare la terra in regime di monocoltura. Basti pensare alla gelata tardiva di metà aprile 2021, che ha compromesso il 90% delle nostre produzioni di frutta". Così Silvia Manna, titolare dell’azienda a conduzione familiare Gli Orti di Sairano, fondata nel 1994.
L'impresa si estende su circa 6 ettari di terreni coltivati a pieno campo e in coltura protetta a Sairano, in provincia di Pavia.
"Nel nostro assortimento figurano: zucchine, pomodori sia da insalata che da salsa, molte varietà di lattughe, melanzane, peperoni, cipollotti, patate, cicorie, radicchi, fragole, angurie, meloni. Abbiamo anche un piccolo frutteto che ampliamo di anno in anno e una zona dedicata ai frutti di bosco come lamponi, mirtilli e more. Inoltre, grazie al nostro laboratorio di trasformazione, trasformiamo artigianalmente le nostre confetture di frutta, i nostri ortaggi in sott’aceti, realizzando anche passate di pomodoro e molte altre chicche gustose e salutari”.
"Abbiamo affiancato la vendita del fresco con i prodotti trasformati per non sprecare frutti con imperfezioni estetiche ma ancora ottimi da consumare. Oggi, con il passaparola, siamo riconoscibili perché offriamo prodotti gustosi, sicuri e salutari, destinati a intere famiglie e soprattutto bambini. Tra i prodotti di punta: le passate di pomodoro tondo che invasettiamo in vetro in formato da 500 g e i sughi pronti, nei gusti della tradizione mediterranea".
Completano la gamma circa 30 articoli tra cui le confetture di frutta di stagione (fragola, albicocca, frutti di bosco) e le creme spalmabili di ortaggi in formato da100 e 200 grammi. Nella linea sughi pronti, il più richiesto è il tradizionale sugo al gusto di basilico: un must della pasta all'italiana, aromatizzato con un leggero soffritto di cipolla e l’aggiunta di basilico fresco coltivato in azienda. Particolarmente apprezzato è pure il sugo di pomodoro alle melanzane, lavorate con l'aggiunta di pezzetti croccanti al suo interno e pomodoro lavorato dal fresco.
Per la realizzazione dei sughi pronti all'uso, l’azienda coltiva il classico pomodoro tondo piacentino, la cui particolarità inizia già dalla raccolta in campo, fino ai processi di lavorazione.
Silvia Manna spiega: "Rispetto alle lavorazioni industriali, raccogliamo i pomodori a mano, in varie riprese, perché in natura i frutti non maturano tutti contemporaneamente. Selezionarli al giusto grado di maturazione assicura bontà e qualità del prodotto finito. Anche la trasformazione di piccole quantità ci consente di puntare su un risultato superiore. Si tratta di un processo che necessita tempo e pazienza: quando per esempio scottiamo i singoli pomodori che, privati dei semini, passiamo a setaccio pronti per essere imbottigliati e pastorizzati".
Una vera novità della linea ortaggi è un preparato che va tantissimo per la versatilità di impiego in cucina: si tratta di un mix di ortaggi per preparare un brodo vegetale leggero e naturale, ideale anche per insaporire risotti, minestre o arrosti di carne. Disponibile nei due formati da 100 e 200 grammi, ha una consistenza cremosa e il sapore degli ortaggi di stagione. Viene lavorato con carota, cipolla sedano e zucchine frullate e mantecate con aromi e sale.
La linea dolce si completa con le confetture extra di frutta al 70% e zucchero in quantità minime nei gusti di: pesca, albicocca e, ultime arrivate, le confetture di rabarbaro, anguria e mela, pera e cannella in formato da 100 e 200 g. La composta di rabarbaro - coltivazione andata in disuso negli ultimi anni - è perfetta invece per accompagnare formaggi e carni cotte.
“La produzione di frutti di bosco - conclude Manna segue un trend di crescita straordinario, associato alle proprietà salutari dei piccoli frutti. Noi abbiamo avuto una buona produzione di berries, nonostante le temperature elevate che hanno sfiorato i 37 gradi. A soffrire il caldo eccessivo sono stati invece i lamponi, che hanno risposto allo stress climatico con scarse rese e, in qualche caso, con malattie fungine della pianta”.
Per maggiori informazioni
Silvia Manna
Gli Orti di Sairano
Via San Damiano, 3 Sairano (PV)
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