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Abel Alarcón, di Brio Fruits

Le prime clementine spagnole arrivano su un mercato che presenta crescenti volumi di mandarini sudafricani

La vendita delle clementine precoci di Valencia è già iniziata. Gli agrumi stanno impiegando un po' più tempo del solito per acquisire il colore giusto a causa del caldo, mentre i mercati europei hanno ancora a disposizione grandi quantità di frutta d'oltremare.

"Questa settimana abbiamo iniziato a vendere le prime Clemenrubí della stagione, anche se ancora con quantità limitate, a causa, in parte, della lenta maturazione esterna dei frutti dovuta alle alte temperature. La colorazione sta richiedendo qualche giorno in più del solito, anche se gli agrumi presentano già buoni gradi Brix e migliori livelli di succo rispetto alla scorsa stagione", spiega Abel Alarcón, manager dell'azienda valenciana Brio Fruits, con sede a Real de Gandía, il quale afferma che le ultime tempeste non hanno avuto un grande impatto negativo sulle coltivazioni di agrumi.

Secondo il coltivatore ed esportatore, è ancora troppo presto per fare previsioni sull'andamento delle vendite. "Stiamo testando i mercati, che per il momento hanno ancora molti mandarini Nadorcott, Tango e Orri dal Sudafrica. Queste sono varietà di dimensioni maggiori rispetto alle nostre clementine più precoci e quindi stanno trovando più spazio nei mercati del Nord Europa. Stiamo commercializzando le nostre prime Clemenrubí in paesi più a sud, come Francia e Italia".

La produzione di agrumi dovrebbe essere più bassa, quest'anno, specialmente per le clementine di mezza stagione come le Clemenules, a causa dell'alta incidenza di parassiti come la cocciniglia cotonosa del Sudafrica. "Gli acquisti di clementine vengono già effettuati sul campo a prezzi più alti del solito, e la quantità di operazioni con mandarini sudafricani tardivi è aumentata. Nel frattempo, per quanto riguarda le arance non ci sono praticamente operazioni, ancora, data la grande offerta di arance sudafricane", dice Abel Alarcón.

Nel 2016 la Commissione Europea ha approvato un'estensione del periodo di importazione degli agrumi sudafricani dal 15 ottobre al 30 novembre, con una graduale diminuzione annuale delle tariffe doganali, fino alla loro totale scomparsa nel 2025. Da quando questo trattato è stato approvato, il Sudafrica ha aumentato le sue esportazioni verso l'UE del 30%, poiché le aziende sudafricane hanno ampliato la superficie coltivata ad agrumi tardivi.

Abel Alarcón

"C'è molta incertezza nel settore su come i mercati reagiranno alla crescente importazione europea di agrumi sudafricani, specialmente di arance. Dobbiamo ancora scoprire quanto aumenteranno i volumi quest'anno, anche se per il momento sono già cresciuti di circa il 7%", dice il direttore di Brio Fruits.

"L'Europa sta aprendo le porte a produzioni provenienti da paesi terzi senza alcun tipo di controllo: ciò, oltre a colpirci commercialmente, potrebbe anche avere un impatto sulla salute dei nostri campi". Negli ultimi anni, infatti, sono state frequenti le rilevazioni di partite con parassiti come il Black Spot (CBS) e la cocciniglia cotonosa provenienti dal Sudafrica; solo quest'ultimo problema sta già causando perdite milionarie al settore. Non solo sta rendendo inutilizzabili i frutti colpiti, ma sta anche causando un aumento dei costi di produzione, a causa della maggiore necessità di applicare trattamenti, che inoltre non stanno facendo molto per fermarne la diffusione", conclude Abel Alarcón.

Per maggiori informazioni:
Abel Alarcón
Agrios Selectos S.L. (Brio Fruits)
Tel: +34 962 868 000
brio@brio.es
www.brio.es

Data di pubblicazione: