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Resoconto del convegno del 26 settembre 2021

Progetto Testimone per una nocciola ecosostenibile e di qualità tutta campana

L'evento di ieri, 26 settembre 2021, non ha avuto nulla da invidiare ai festival della nocciola in grande stile. Questa volta l'appuntamento si è tenuto nell'alto casertano e precisamente a Presenzano. L'obiettivo del convegno: la divulgazione del Progetto Testimone nato dalla partnership tra l'azienda agricola Antica Rufrae e il CNR di Portici. Il progetto ha l'obiettivo di sperimentare una gestione ecosostenibile e definire un nuovo protocollo agronomico per la coltivazione del nocciolo.

"Combinare una produzione alimentare di qualità e quantità è uno dei compiti cui è chiamata l'agricoltura. E il CNR è al suo fianco affinché si raggiunga tale obiettivo", è quanto ha spiegato Mauro Centritto, direttore del CNR IPSP e moderatore del convegno.

L'agricoltura è il primo fattore che ha concorso al cambiamento climatico. Si stima che, alla fine di questo secolo, la temperatura aumenterà di 4,5 gradi. Quindi è come se si riportasse il clima a 5 milioni di anni fa. Inoltre, a questo si aggiunge il fatto che solo il 50% di superficie terrestre è destinata all'agricoltura. Nel futuro la popolazione crescerà e quindi aumenterà la richiesta di cibo. A questo si aggiunge la carenza idrica che complica ulteriormente tale scenario.

In foto: Mauro Centritto

"Come trovare un rimedio? Bisognerà puntare sulle smart city, sul maggiore riciclo e sulla minore produzione di rifiuti e, infine, su una gestione sostenibile delle risorse. Il progetto Testimone è un esempio virtuoso di innovazione ed ecosostenibilità, al servizio del territorio".

Il motivo ispiratore del progetto
A raccontare la genesi dell'iniziativa è stato Filippo Farinaro di Antica Rufrae, azienda capofila del progetto. "La nostra azienda ha sempre seguito metodi innovativi di coltivazione. Oggi continua ad aggiornarsi e a rinnovarsi, sperimentando nuove tecniche di coltivazione sostenibili e rispettando la fauna locale, con l'obiettivo di non perturbare il delicato equilibrio naturale. Ma abbiamo avvertito la necessità di un supporto scientifico che ci affiancasse in questa nuova sfida, e Michelina Ruocco, responsabile scientifica del progetto e ricercatrice del CNR di Portici, ha da subito deciso di sposare la nostra causa. Quindi abbiamo cominciato fattivamente a marzo 2021. Noi facciamo da "Testimoni" (da qui il nome del progetto) nella produzione di nocciole biologiche ecosostenibili".

In foto: Filippo Farinaro

Il progetto Testimone - Nocciole Ecosostenibili
"Questo progetto si propone di mettere a punto una nuova metodica olistica per la produzione del nocciolo - spiega Michelina Ruocco - Stiamo sperimentando una gestione ecosostenibile e definendo un nuovo protocollo agronomico che tenga conto di tutte le fasi salienti di produzione, dalla concimazione alla difesa. Il nuovo protocollo prevede: una concimazione organica con stallatico arricchito con microrganismi, l'utilizzo di insetti utili, l'installazione di cassette nido per piccoli volatili che contrastino gli insetti dannosi e pollai itineranti nel noccioleto. Inoltre, è previsto il monitoraggio climatico attraverso centraline in campo. L'obiettivo è razionalizzare gli interventi in agricoltura".

In foto: Michelina Ruocco

"Considerato l'ampio territorio di produzione della nocciola in Campania, questa si configura come una coltura rappresentativa per la nostra regione - è quanto ha detto Domenico Giuseppe Crispo - Il progetto Testimone si pone l'obiettivo di valutare le condizioni che massimizzino la produttività della specie, e di definire un protocollo di gestione del corileto, che crei una sinergia tra l'azione antropica con il naturale equilibrio dell'agroecosistema e ottimizzi l'utilizzo di input produttivi, massimizzando la sostenibilità ambientale ed economica. Con Testimone si vuole individuare una strategia ragionata di ecosostenibilità, con interventi mirati nel rispetto dei bisogni della coltura. Si prevede un monitoraggio delle condizioni pedoclimatiche del noccioleto per definire la soglia d'intervento, ma soprattutto per ottenere uno storico di dati relativi a questo specifico areale produttivo, al fine di interpretare il comportamento della coltura".

In foto: Domenico Giuseppe Crispo

"Il monitoraggio previsto dal progetto si riferisce anche al rilievo di insetti alieni. Nell'alto casertano abbiamo individuato una forte presenza di Cimice asiatica. Infatti, nel 2020 abbiamo rilevato un incremento di cimiciato del 2% rispetto al cimiciato da cimice nostrana. Quest'anno l'incidenza della cimice asiatica sui corileti di questa zona è cresciuta ancor più". E' quanto ha affermato Massimo Giorgini del CNR.

In foto: Massimo Giorgini

"Credo fermamente che sia importantissimo soffermare l'attenzione sulla nocciola, per la quale c'è un mercato sempre più fiorente e dove si registra una forte richiesta da parte dell'industria dolciaria - ha concluso Andrea Maccarelli, sindaco di Presenzano - L'auspicio è che questo sia solo un punto di partenza, da ripetersi anche nel lungo periodo. Credo che per valorizzare ulteriormente la nostra nocciola occorra sensibilizzare anche i piccoli produttori a fare un lavoro di filiera. Bisognerebbe cominciare ad avere un approccio diverso nelle vari fasi della catena e cominciare a gestirne alcune in modo combinato. Valorizzare la nostra nocciola significa valorizzare anche questo territorio. Da qui a dieci anni, sarebbe bello che questa giornata diventasse di rilievo nazionale e magari occupasse un intero fine settimana".