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Intervista a Matteo Bortolini, direttore di Sant'Orsola

Mirtilli, importante balzo in avanti grazie al residuo zero

Il mondo dei piccoli frutti si sta riprendendo, dopo l'annata 2020 contrassegnata dalla pandemia. Un'azienda che non ha subito la situazione, e che non è rimasta ferma, è la cooperativa Sant'Orsola la quale, anzi, ha lanciato diverse novità. Con il direttore Matteo Bortolini parliamo di mirtillo.

FreshPlaza (FP): Quando è cominciata, per voi, la stagione del mirtillo?
Matteo Bortolini (MB): Per Sant'Orsola, la stagione del mirtillo si dispiega ormai su dodici mesi l'anno, come per altri attori del settore, ma possiamo vantare il primato della stagione di mirtillo italiano tra le più lunghe e complete sul territorio nazionale. Cominciamo infatti a fine febbraio in Calabria e Sicilia, per terminare in Trentino a fine settembre, dopo aver attraversato tutta la penisola, raggiungendo talvolta gli inizi di ottobre, se il clima lo consente. 

La sede di Sant'Orsola

FP: Quali zone si sono susseguite nella produzione?
MB: Siamo partiti dalla Sicilia e dalla Calabria per risalire nelle Marche e in Toscana. Ci spostiamo poi in Piemonte e Veneto per concludere la stagione in Trentino Alto Adige.

FP: Che qualità avete ottenuto nelle diverse zone?
MB: La qualità, come spesso accade con la nostra merceologia, dipende moltissimo dall'andamento climatico. In generale, parliamo di una buona stagione quando gli eventi climatici avversi più significativi possono essere riassunti nella gelata primaverile, che ha causato principalmente danni quantitativi sul prodotto del Nord Italia, mentre il gran caldo di fine maggio-giugno ha penalizzato la coda di produzione dei territori siciliani e calabresi. Non ultimo, il piovoso mese di luglio ha avuto non poche responsabilità su conservabilità e shelf life del prodotto Trentino.

La confezione dei mirtilli a residuo zero. Sotto, il 'bicchiere' con mirtilli a residuo zero

FP: Le richieste del mercato sono state sempre adeguate?
MB: Superato l'annus horribilis della prima ondata pandemica, il mercato ha reagito bene e i consumi registrano tuttora un'espansione, lasciando ancora spazi alla crescita strutturata della merceologia, che sappia offrire, oltre a prodotto di ottima qualità, anche servizi commisurati: nuovi formati e confezioni, attenzione all'ambiente e al territorio.

FP: I prezzi hanno avuto un andamento regolare?
MB: La merceologia sta raggiungendo il livello di maturità, per cui stanno nascendo nuove forme di consumo e di vendita. Arricchendo il prodotto di valori, frutto della continua ricerca dell'azienda e dei soci della cooperativa, si può resistere anche alla concorrenza estera, che ormai è presente tutto l'anno. Un esempio è il Mirtillo Residuo Zero che Sant'Orsola, prima in Italia, ha proposto quest'anno con una sua linea: il bicchierino da 100 g, il cestino da 125 g e il formato Berryness ECO 100% plastic free da 125 g.

FP: L'aumento del costo delle materie prime vi ha provocato aumenti nelle quotazioni del prodotto finale?
MB: Negli ultimi mesi, il mondo sembra pronto per ripartire dopo il lockdown causato dalla pandemia. Ogni materiale sta subendo rincari importanti, con percentuali ben oltre le due cifre decimali, che inevitabilmente trovano ripercussioni anche sul prezzo del prodotto finale.

FP: Quali sono le 2-3 varietà che più coltivano i vostri produttori?
MB: In base alle zone di produzione, abbiamo varietà diverse e in continua evoluzione, poiché la sperimentazione e la scelta varietale non sono processi a termine. Ad oggi possiamo citare, ad esempio, Ventura, Duke, Last Call, Cargo, Atlas Blue e tante altre.

Matteo Bortolini direttore Sant'Orsola

Il mercato del mirtillo vedrà in futuro un trend in ulteriore crescita. Pertanto, l'azienda Sant'Orsola non solo propone ai clienti nuovi formati e occasioni di utilizzo e consumo dei suoi prodotti, ma porta i produttori soci, o i produttori che vorranno in futuro associarsi, ai più alti standard qualitativi, garantendo loro al contempo un'adeguata marginalità per il lavoro che svolgono, aggiungendo il più possibile valore al loro prodotto.

Per maggiori informazioni
Sant'Orsola Soc. Coop. Agricola
Via per Trento 11/e
38057 Pergine Valsugana (TN)
+39 0461 518111
www.santorsola.com