Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Grande ottimismo per la campagna commerciale

Arancicoltura siciliana 2021/22: ottimo il prodotto

Le coltivazioni di agrumi siciliani sono, in questo periodo dell'anno, nella fase di ultimo ingrossamento dei frutti che precede quello dell'invaiatura e quindi dell'inizio di maturazione. Abbiamo cercato di capire come si prospetta la stagione arancicola con Angelo Migliorisi, agronomo e coltivatore che vanta un importante background nel settore.

"L'andamento stagionale, dal punto di vista meteorologico - ha detto l'esperto - è caratterizzato da un inverno mite, che ha comportato una scarsa fioritura, ma fortunatamente con una sufficiente percentuale di allegagione. La previsione è quella di ottenere una produzione più bassa in termini di resa complessiva, se messa a confronto con quelle di anni passati, ma caratterizzata da una più alta qualità e uniformità di pezzatura".

Se l'andamento produttivo, sulla base dell'osservazione degli agrumeti, tolta la variabile climatica, è in qualche modo prevedibile, non si può dire altrettanto della commercializzazione. Eppure anche qui ci sono degli elementi che possono suggerire, con il beneficio del dubbio, un possibile andamento dei prezzi a inizio stagione. Ed è lo stesso Migliorisi che prevede, con le dovute cautele, un certo andamento commerciale.

"Certamente è ancora prematuro parlare di prezzi - ha ipotizzato l'intervistato - ma tutto lascia intendere, per quanto detto prima, ovvero la minore disponibilità di prodotto sulla pianta, che le quotazioni saranno mediamente più alte, almeno nelle prime fasi di commercializzazione. Peraltro, il riferimento va all'areale ragusano, dove opera la nostra azienda Arance Bio di Cava d'Oro, situata nella valle del fiume Dirillo in territorio di Acate. Qui il prodotto, coltivato in regime di agricoltura biologica, gode di un microclima molto speciale e di un suolo alluvionale, ricco di elementi nutritivi per i nostri agrumi".

Infatti, l'elevata fertilità della terra è dovuta in gran parte alle esondazioni del fiume stesso e "produce agrumi caratterizzati da un contenuto zuccherino più elevato in rapporto al contenuto di acidi".

"Le caratteristiche organolettiche dei frutti - ha spiegato ancora - hanno incoraggiato la nostra azienda, nella trascorsa campagna agrumicola, a sperimentare con discreto successo la commercializzazione anche di prodotto trasformato in marmellate extra con solo il 30% di zucchero di canna e la restante parte di arance Navel o Tarocco. Ci siamo affidati per la lavorazione del trasformato alla cooperativa sociale "Sprigioniamo sapori" che opera all'interno della Casa Circondariale di Ragusa. Chi ha acquistato le marmellate, ha manifestato un forte apprezzamento, oltre che per la bontà del prodotto, anche per la finalità sociale dell'iniziativa".

Per maggiori informazioni:
Azienda Arance Bio Cava d'Oro 
Sede Legale
Via Giuseppine, 24
97100 Ragusa
+39 3383810756
ante.migliorisi@alice.it