Le condizioni meteorologiche sfavorevoli, registrate all'inizio di quest'anno durante la stagione di coltivazione, continuano a ostacolare le aree di produzione europee, e i kiwi non fanno eccezione. I produttori spagnoli temono di avere fino al 45% in meno di produzione, mentre l'Italia prevede un volume inferiore del 60% rispetto al suo picco. Oltreoceano il quadro è più positivo, dato che la Nuova Zelanda prevede un'altra stagione da record e la Cina si aspetta una campagna domestica favorevole.
In Europa le vendite di kiwi stanno andando bene, visto che i Paesi Bassi stanno assistendo a un aumento del 47% nelle vendite del frutto, mentre in Nord America c'è una buona domanda, ma alcuni spedizionieri temono che i problemi logistici possano causare problemi più avanti nella stagione, difficoltà che ha interessato anche il mercato cinese.
Paesi Bassi: grande successo per i kiwi in estate
La disponibilità limitata di altri frutti estivi ha fatto sì che i kiwi abbiano avuto successo nei mesi estivi. Durante l'estate gli acquisti di kiwi sono sotto la media, di solito, ma quest'anno sono addirittura risultati al di sopra della media degli ultimi quattro anni (+47%), secondo i dati dell'AMI. I kiwi gialli hanno registrato un aumento delle vendite di addirittura il 60%. Inoltre, non si può definire una reazione ai prezzi bassi, dal momento che in realtà erano relativamente alti. Per il mese di settembre nei Paesi Bassi saranno disponibili kiwi cileni e neozelandesi, poi sarà la volta di quelli francesi e italiani.
Belgio: prevista una buona stagione
E' stata una buona annata per il kiwi neozelandese, secondo un buyer belga che lavora principalmente con il marchio Zespri. Il prezzo e la qualità hanno mostrato una buona proporzione. La stagione durerà altre cinque settimane, prima del passaggio graduale alla coltivazione europea. A volte, a fine stagione ci sono problemi di stoccaggio, ma sembra che i kiwi reggeranno bene fino all'inizio della stagione europea. L'aumento del prezzo nel corso della campagna è trascurabile ed è stato di circa 0,20 euro per il periodo da maggio ad oggi. La quota biologica è stabile da anni.
Germania: prezzi e qualità soddisfacenti
Secondo un commerciante di Monaco di Baviera, i kiwi verdi della Nuova Zelanda raggiungono attualmente i 28-30 euro/5 kg sul mercato tedesco. Questi kiwi vengono reimportati dai Paesi Bassi. Come articolo standard, il commerciante vende in media circa 40 cassette a settimana. Nonostante un certo ammorbidimento verso la fine della stagione, nel complesso la qualità è molto buona. Le vendite continuano a essere soddisfacenti, ma un po' più deboli dell'anno scorso. Il commerciante offre anche kiwi biologici, di cui riesce a commercializzare circa 5-10 cassette a settimana. I kiwi dalla Spagna sono attesi per la stagione invernale.
Italia: ulteriore calo delle rese di kiwi verde
Quantità di kiwi verde italiano in ulteriore diminuzione nel 2021, mentre in Europa i volumi sembrano essere più stabili. Con l'approssimarsi della stagione autunnale si comincia a pensare alle previsioni. Ancora non vi sono dati ufficiali, ma già si scoprono le tendenze. Un importante commerciante del nord d'Italia dice che in Italia la produzione di kiwi verde è in ulteriore diminuzione e presumibilmente potrebbe esserci un calo del 10% rispetto al 2020 che già era stato molto avaro. Quest'anno le zone produttive di Piemonte, Veneto e Friuli registrano gravissime perdite a causa, per lo più, delle gelate primaverili. In Romagna, invece, la diminuzione pare essere più contenuta, mentre nel Lazio è la morìa a causare preoccupazione.
Cinque anni fa, in Italia si raggiunse la produzione record di 600mila tonnellate di kiwi, mentre nel 2021 forse ci si attesterà sui 250mila tonnellate, con una perdita secca del 60%. Ma nel resto dell'emisfero nord le rese appaiono ben diverse. La Grecia continua la sua corsa e la sua produzione pare essere in aumento. Un'altra nazione troppo trascurata, anche perché non è facile capire cosa accade, è l'Iran. Chi c'è stato dice di impianti importanti e per nulla antiquati, con produzioni in aumento.
Sul fronte del kiwi giallo, le quantità in Italia sembrano essere in crescita per via dell'entrata in produzione di nuovi impianti. E per il giallo le rese sono costanti, in quanto sono tutti realizzati con reti di protezione e antibrina. Si parla di circa 80.000 tonnellate.
Spagna: per via del maltempo, previsto un calo dei volumi fino al 45%
Le gelate in Galizia e nelle Asturie, le zone che rappresentano più dell'85% della produzione spagnola di kiwi, affronteranno una riduzione del 45% nel prossimo raccolto. Lo sviluppo dei frutti è stato influenzato anche dalle basse temperature durante il periodo di fioritura a Valencia e in Catalogna e ciò comporterà un leggero calo della produzione. I coltivatori spagnoli di kiwi si aspettano quindi un raccolto di circa 23.000 tonnellate per la stagione 2021/22.
Attualmente la produzione spagnola di kiwi non soddisfa la domanda interna e viene completata dalle importazioni provenienti da Italia, Francia e Grecia. Tuttavia, alcuni di questi Paesi hanno subito gli effetti di tempeste di grandine, gelate e parassiti, che hanno ridotto drasticamente i volumi. Quest'anno, quindi, si prospetta una carenza di kiwi in Europa, perciò i commercianti si aspettano vendite più facili e un aumento dei prezzi per la produzione spagnola, come è successo l'anno scorso.
Grecia: buona stagione per i kiwi greci
In Grecia i kiwi sembrano essersi sviluppati fino a dimensioni normali e la domanda sta già registrando buone performance. Gli esportatori stanno discutendo i programmi con i loro partner. In termini di commercializzazione, i kiwi greci vengono esportati in larga scala, con volumi che continuano a crescere. I frutti trovano la loro strada nei supermercati europei, ma quest'anno anche l'Asia e le Americhe saranno importanti destinazioni.
Sudafrica: grandi speranze per l'aumento della produzione interna di kiwi
In Sudafrica la raccolta locale di kiwi inizierà a febbraio del prossimo anno. Le importazioni di kiwi sono un po' più lente del solito, ma le vendite sono abbastanza soddisfacenti, secondo un importatore. Al momento, i kiwi vengono importati dalla Nuova Zelanda fino a ottobre o novembre, successivamente si passerà all'Europa fino ad aprile. Il Sudafrica importa kiwi per tutto l'anno.
A livello locale c'è fermento intorno all'industria del kiwi, che sta crescendo bene. Le importazioni potrebbero ridursi in qualche misura quando, nei prossimi anni, i volumi locali aumenteranno. La disponibilità di materiale vegetale è un limite, ma i vivai si stanno espandendo. In Sudafrica le aree in cui il kiwi può essere coltivato sono limitate. La qualità di arrivo dei kiwi esportati dal Sudafrica migliora ogni anno, secondo un coltivatore, e c'è una buona curva di crescita nei volumi interni.
In Sudafrica il mercato del kiwi è in evoluzione per via del crescente consumo del frutto. L'industria locale manca di molte opportunità di lavorazione, per esempio l'essiccazione o la surgelazione, ma i kiwi vengono inviati al settore della IV gamma.
Cina: la carenza di container influenza la logistica dei kiwi
In Cina il clima in diverse aree di produzione è favorevole quest'anno, e si preannuncia una buona annata per i kiwi. La stagione è iniziata ufficialmente all'inizio di settembre e si prevede una buona performance.
Il kiwi Cuixiang a maturazione precoce nello Shaanxi ha iniziato a essere raccolto all'inizio di settembre e, attualmente, viene distribuito su larga scala. Ha fatto freddo all'inizio della primavera, ma non ha avuto alcun effetto sulla produzione complessiva e sulla qualità, e la resa per ettaro è stata normale. In termini di prezzo, la varietà verde dei frutti Cuixiang, più economica, è di circa 30-40 yuan a cartone (con 16-20 frutti dentro), un prezzo che non è cambiato rispetto agli anni precedenti.
I consumatori d'oltremare prestano molta attenzione al contenuto zuccherino dei kiwi: l'Hayward cinese è di circa 13-14%, mentre quello del kiwi Cuixiang e Xuxiang può raggiungere il 16-17%.
Il più grande problema che gli esportatori devono affrontare in questa stagione è il costo del trasporto a causa della carenza di container. Il trasporto dal porto di Qingdao al porto di Santiago è normalmente intorno a 10.000 RMB/container (1.308 euro), ma alla fine dell'anno scorso era salito a circa 160.000 RMB/container (20.929 euro).
Nord America: le forniture di kiwi importato sperimentano un leggero squilibrio
Uno spedizioniere statunitense sostiene che in questo momento stanno arrivando volumi di kiwi sia dalla Nuova Zelanda che dal Cile. "Probabilmente continueremo con il Cile per altre quattro o cinque settimane e con la Nuova Zelanda fino a metà o fine novembre".
Mentre il volume dalla Nuova Zelanda sembra essere relativamente controllato e simile all'anno scorso al momento, il quadro dal Cile è leggermente diverso. "Dal Cile stanno arrivando maggiori spedizioni perché alcune di queste erano state ritardate dalla logistica. Sembra che si siano accumulate due o tre settimane e il finale di stagione sembra avere più volume di quanto ci aspettassimo".
Per quanto riguarda i calibri, mentre il profilo delle dimensioni della Nuova Zelanda è in linea con le previsioni, la frutta cilena è leggermente più piccola anche se c'è un buon mix disponibile.
La domanda è complessivamente soddisfacente. La frutta neozelandese si posiziona molto bene e sperimenta una domanda più alta rispetto all'anno scorso. Per quanto riguarda il Cile, poiché c'è molto più volume del previsto, le vendite procedono un po' più a rilento. In generale, il consumo di kiwi sta aumentando di anno in anno grazie, in parte, a sviluppi nella categoria quali nuove varietà, come la SunGold.
Ma qual è la situazione dei prezzi? La quotazione è leggermente più alta dell'anno scorso, ma in Cile verrà regolata. Si sta già aggiustando al ribasso, a causa dell'aumento delle spedizioni. Non è prevista una riduzione dei prezzi sulla frutta cilena, ma questo dipende anche da quanto volume arriverà a fine stagione.
Guardando avanti la campagna del kiwi della California inizia all'incirca a metà ottobre e il raccolto sembra essere superiore alla scorsa stagione. Tuttavia, i frutti dello stato dovranno affrontare sfide logistiche, dato che i costi sono quasi uguali a quelli d'oltreoceano.
A novembre inizieranno le forniture di kiwi dall'Italia e dalla Grecia. "L'Italia avrà un problema di offerta. Con le gelate di maggio, il Paese ha perso circa il 30-40%, se non di più, del raccolto. Sarà un anno difficile per l'Italia - dice il trasportatore - Anche la Grecia ha subito leggeri perdite, a causa delle condizioni meteorologiche, ma sembra che i volumi saranno gli stessi, forse leggermente superiori all'anno scorso. La sfida di entrambi i Paesi è la logistica e il trasporto via mare. E' diventato un fattore molto impegnativo in questi giorni".
Oceania: un'altra stagione da record per i kiwi neozelandesi
Zespri è sulla buona strada per un'altra stagione da record per i kiwi neozelandesi, con un raccolto previsto di circa 177 milioni di vassoi, nonostante l'industria si trovi ad affrontare sfide importanti, tra cui la pandemia, vincoli di manodopera, interruzioni del trasporto e aumento dei costi.
"La domanda rimane forte a livello globale sia dal punto di vista del volume che del valore, e l'alto livello di vitamina C presente nei kiwi Zespri rimane un importante fattore distintivo per la nostra frutta. Al momento abbiamo superato il 70% del raccolto di kiwi Zespri SunGold di questa stagione e oltre il 50% del raccolto di kiwi Zespri Green, con i mercati che stanno iniziando forti campagne di marketing post-estate".
La produzione australiana di kiwi è su scala molto più piccola, con quasi il triplo della produzione interna che proviene dalle esportazioni. Secondo le ultime statistiche, nell'anno finanziario terminato nel 2020 in Australia sono state prodotte 8.202 tonnellate, e allo stesso tempo sono state importate 22.883 tonnellate (16.765 tonnellate dalla Nuova Zelanda).
Nel 2018, in Australia sono state prodotte 9.582 tonnellate, prima di calare a 7.133 tonnellate nel 2019 e avere poi un aumento del 15% dei volumi nell'annata più recente. Tuttavia, il valore della produzione australiana di kiwi ha raggiunto il suo massimo dei tre anni nel 2020, con un valore di 26,7 milioni di dollari australiani. Il picco stagionale dell'Australia va da marzo a luglio, con la maggior parte dell'offerta proveniente dallo stato di Victoria.