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Funghi: chi ha il prodotto viene ripagato in maniera adeguata

"La stagione dei funghi coltivati ancora non è entrata nel vivo, quindi al momento, data l'esigua offerta produttiva, chi ha il prodotto viene ripagato bene. Bisognerà attendere la prossima settimana per la piena produzione. L'unica nota negativa è che i consumi non sono entusiasmanti". E' quanto riferisce il giovane imprenditore campano Vincenzo Cimino.

Normalmente il consumo del fungo è strettamente legato alla stagione autunno-vernina, "tant'è vero - continua il produttore del salernitano -che quest'estate non ci sono stati consumi entusiasmanti, anche perché il consumatore ha indirizzato gli acquisti verso gli ortaggi di stagione e si è dedicato meno ai funghi".

"Inoltre l'estate torrida che abbiamo affrontato ha comportato varie difficoltà nella produzione di funghi; le temperature elevate hanno generato produzioni di calibro piccolo e con colori sbiaditi, poco appetite dal mercato, per cui alcuni piccoli produttori come me hanno deciso di arrestare la produzione, per poi ricominciare a coltivare da metà agosto".

Il prataiolo, rispetto agli altri funghi, detiene il primato produttivo su scala nazionale per i volumi annui movimentati. Viene prodotto tutto l'anno anche in funzione delle richieste del settore retail, dei mercati all'ingrosso e del canale della ristorazione. Per ora è il fungo più consumato e prodotto.

"Nonostante questo, non si registra una certa vivacità nei consumi, tanto che siamo passati da rifornimenti di circa 150 casse al giorno ai ristoranti prima della pandemia, alle odierne 60 casse - spiega il produttore laziale Alessandro Moretti - Questo accade forse perché il fungo non è considerato un prodotto di largo consumo o forse perché è un prodotto un po' più costoso a parità di altre referenze, per cui se ne può fare a meno. Molto in generale, però, al momento non c'è nessun fungo che sta facendo da traino ai consumi".