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OP Nordest testa nuove varietà di mele nel Veronese

O.P. Nordest, l'organizzazione di produttori delle provincie del Nord Est italiano con sede a Verona (che comprende 250 tra singole aziende agricole e cooperative ortofrutticole per un totale di 40mila tonnellate di frutta e 15mila tonnellate di ortaggi raccolti l'anno), ha predisposto un campo varietale, in seno al proprio Progetto di sperimentazione e ricerca, presso il comune di San Martino Buon Albergo, in provincia di Verona.

Il campo varietale si compone di 30 tra selezione e cultivar emergenti di melo alla seconda foglia, con lo scopo di verificare la loro adattabilità nell'ambiente della pianura veronese. Quasi tutte le selezioni presenti sono resistenti alla ticchiolatura.

Le piante sono al secondo anno di sperimentazione sui cinque previsti: si tratta dunque della prima produzione di mele. 

Nella visita, in particolare, sono state esaminate le cultivar a maturazione precoce, che potrebbero essere molto interessanti per una commercializzazione a inizio stagione e sfruttare finestre di vendita strategiche per tutti gli imprenditori di O.P. Nordest. 

Nel campo sono anche presenti nuove cultivar a maturazione media e tardiva, che verranno approfondite e osservate in future visite tecniche. 

Nel complesso, il lavoro nel campo varietale si sta dimostrando particolarmente utile dal punto di vista del business, dato che pare – anche se al momento non è possibile esprimere considerazioni definitive – che alcune varietà siano particolarmente promettenti. 

Nonostante la gelata verificatasi in aprile abbia penalizzato alcune selezioni e la valutazione agronomica non sia stata effettuata su tutte le cultivar a causa di una quantità non idonea, sono emersi "frutti" da tenere sotto stretta osservazione: per esempio, il focus sulle qualità precoci ha consentito di far emergere una Gala con buona colorazione e con parametri di maturazione ottimali. Si sta parlando di una selezione che giunge a maturazione con ben 15 giorni di anticipo rispetto alle Gala tradizionali: questo, come già indicato, rappresenta potenzialmente un notevole vantaggio competitivo per le aziende agricole di pianura.

Data di pubblicazione: