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L'Italia deve incrementare la propria quota di ortofrutta esportata oltremare

"Nostro esempio siano i Paesi Bassi, non la Spagna"

"Dobbiamo guardare ai Paesi Bassi come modello commerciale per l'export, più che alla Spagna. Gli olandesi commerciano ed esportano in tutto il mondo, ma sono supportati da una grande logistica e organizzazione. Cose che in Italia mancano". Lo ha affermato Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, a margine della conferenza stampa di presentazione della fiera (7-9 settembre 2021).

"Referenze come mele, kiwi, albicocche tanto per citare alcuni esempi - ha continuato Piraccini - si prestano per raggiungere mercati lontani. Ma ci manca un'organizzazione efficiente. Ad esempio, un container che parte dall'Italia raggiunge la Cina 5-7 giorni dopo rispetto a uno che parte dalla Spagna. E' un gap che va colmato".

Rispetto alle attese per il Macfrut, c'è ottimismo per la movimentazione delle persone. La massiccia campagna vaccinale attuata a livello mondiale ha ridato slancio agli spostamenti in ambito internazionale, anche se non ancora ai livelli pre-Covid. Una testimonianza diretta arriva dall'ampia adesione di presenze estere, tanto da rappresentare circa il 20% degli espositori complessivi.

Tra le novità: il Centroamerica con Cuba (collettiva di 10 aziende) e Panama (8 aziende), cui si aggiunge una nutrita delegazione da Repubblica Dominicana, Cile e Colombia, nonché una collettiva organizzata da Iila (Organizzazione internazionale Italo-Latina Americana). Tra le new entry anche il Caucaso con la Georgia (8 aziende), Libano (10 aziende), Indonesia (4 aziende) e Vietnam (2 aziende). Confermato il Padiglione Africa, con i nuovi arrivi da Nigeria e Costa d'Avorio.

E laddove non sarà possibile la presenza fisica, sopperisce la piattaforma di Macfrut Digital (macfrutdigital.com) alla quale sono iscritti già quasi 10mila operatori del settore. La fiera, inoltre, vivrà una importante anteprima virtuale dedicata alla Cina lunedì 6 settembre. The China Day si svolgerà sulla piattaforma macfrutdigital.com ed è organizzata in collaborazione con l'Ente governativo cinese per la promozione dei prodotti agricoli ATPC (Agricoltural Trade Promotion Centre), alla presenza di 111 aziende cinesi.

Ortofrutta settore strategico per l'Italia
L'ortofrutta è un settore chiave del made in Italy: incide per il 20% sull'agroalimentare, con 1,2 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura per 300mila aziende coinvolte. In valore, il settore registra 15 miliardi di euro, un terzo dei quali dedicato all'export (secondo solo al vino in fatto di mercato estero). L'ortofrutta, lo scorso anno, è cresciuta del +3,8% in esportazioni, contro il +2,5% medio annuo tra il 2014 e il 2019 (Fonte Osservatorio Nomisma per Cia).

L'Italia, a livello globale, è nella classifica Top 10 Exporter di ortofrutta fresca nel mondo, più precisamente nona in classifica, con 5 miliardi di fatturato sui mercati stranieri e una crescita del 32% in dieci anni. In ambito europeo, l'Italia è il secondo produttore dietro la Spagna.

Gli italiani sono i maggiori consumatori di frutta e i terzi di ortaggi a livello europeo. Il 90% delle persone mangia frutta o verdura giornalmente, motivata per il 57% dal fatto che sono prodotti salutari, necessari per una dieta equilibrata (Focus Ortofrutta Nomisma). Riguardo alle occasioni di consumo, 1 italiano su 3 mangia frutta anche lontano dai pasti. Nel corso del lockdown, i consumi hanno registrato un balzo del 20% per la frutta e del 13% della verdura.

Infine il biologico, che evidenzia il nostro Paese tra i leader mondiali: il 28% delle imprese ortofrutticole nazionali coltiva in regime bio e il 36% si dedica alla produzione integrata.