La pandemia dell'anno scorso ha indubbiamente influenzato il commercio globale di frutta e verdura fresca. Tuttavia, questo effetto è stato, in fin dei conti, abbastanza limitato. E ci sono state differenze (a volte enormi) tra paesi e prodotti. E' quanto affermato da Jan Kees Boon, di Fruit & Vegetable Facts. Queste informazioni sono state pubblicate nell'ultimo numero della rivista di settore Primeur. La società olandese ProAnalytics ha visualizzato le informazioni in diverse tabelle di dati:
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La situazione, tuttavia, mostra una distorsione. Ciò è dovuto a diversi paesi ad alta popolazione dell'Asia occidentale, dove il commercio si è contratto bruscamente. Escludendo queste nazioni, la tendenza è stata la stessa, ma con differenze meno pronunciate. L'anno scorso, il volume del commercio ortofrutticolo è diminuito del 2%. Questo ha portato alla fine della continua tendenza al rialzo.
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Prezzi più alti
La pandemia, tuttavia, ha causato un aumento dei prezzi su tutta la gamma di frutta e verdura. Il commercio mondiale è diminuito del 2%, ma i valori sono saliti. Nel 2020, il valore dei commerci è aumentato del 3%. Il livello medio dei prezzi dell'anno scorso è stato del 5% superiore rispetto a quello del 2019. Questo aumento è stato temperato da un fattore: il prezzo dei due prodotti principali per volumi scambiati - banane e cipolle - è sceso. Mele, pomodori, arance, uva, mandarini, cetrioli e pere sono altri prodotti importanti. I loro prezzi di esportazione globali nel 2020 erano molto più alti del solito.
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Per maggiori informazioni:
Joost Romijn
ProAnalytics
Senior Fruit, Vegetables, and Ornamentals BI Consultant
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