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Mango: l'ago della bilancia sarà il prodotto spagnolo

Il ridimensionamento delle importazioni di frutta esotica nei mesi estivi ha portato a un mercato etnico-esotico abbastanza stabile, con scarso dinamismo nelle ultime settimane. Complice la disponibilità di prodotti stagionali. Rimangono, inoltre, le difficoltà logistiche (elevati prezzi container e scarsa disponibilità di spazi aerei) ma si avvertono meno, in quanto in estate la richiesta di prodotti etnico-esotici è inferiore. A sostenerlo è Giorgio Donnarumma, sales manager della milanese Nuovafrutta, nell'offrirci una panoramica per referenza.


(Foto fornita da Giorgio Donnarumma - Nuovafrutta)

Lime
"Dopo che a inizio luglio il consumo del prodotto si era già ridotto e i prezzi si erano stabilizzati su 9,00-8,50 euro, il livello ha subito un'ulteriore flessione fino ad arrivare a 5,00-5,50 euro - spiega Donnarumma - Questo andamento era però ipotizzabile. Tra i fattori: 1) i periodi diversificati di vacanza delle persone, che hanno portato i locali ad adeguarsi, non registrando picchi specifici di elevata richiesta; 2) il Green Pass, che non ha aiutato, specie nelle grandi città".

Avocado
"Per quanto riguarda l'avocado Hass del Perù, abbiamo registrato un crollo delle quotazioni, dovuto a una cospicua offerta di prodotto. La stagione di importazione in Italia era iniziata a fine aprile/inizi maggio e tendenzialmente si concluderà tra qualche settimana. Se di solito si acquistano avocado Hass a non meno di 10,00 euro, ora si registrano prezzi di 5,00 euro", continua il sales manager.


(Foto fornita da Giorgio Donnarumma - Nuovafrutta)

"Hanno avuto fortuna i mercati esteri, ad esempio i Paesi Bassi, con l'avocado a buccia verde o greenskin, dove il prodotto ha riscosso un buon successo, anche per via delle limitate quantità disponibili. Chi ha commercializzato varietà come Pinkerton, Fuerte e Ryan di Sudafrica e Perù ha registrato prezzi di 12,00-13,00 euro".

Mango
La stagione del prodotto importato dal Messico per via aerea si è conclusa nella media, sulla scia della campagna peruviana precedente. "Non ci sono stati molti picchi al rialzo e nemmeno così tanti al ribasso. Una maggiore movimentazione si è registrata nelle ultime settimane di commercializzazione".


(Foto fornita da Giorgio Donnarumma - Nuovafrutta)

"Adesso sul mercato italiano è presente mango israeliano, che mostra un paio di settimane di anticipo. Le varietà sono Maya, Aya, Kasturi, Kent, ma non si può parlare di grossi volumi o di qualità simile ad altri Paesi", spiega Donnarumma. "Tra settembre e ottobre, a seconda delle zone di produzione, dovrebbe iniziare anche la stagione del mango Kent del Brasile".

Il sales manager sottolinea, inoltre, che sta iniziando la campagna dei mango Osteen spagnoli. "Si tratta di ottimi frutti da mangiare, che arrivano sui banchi italiani con trasporto su gomma e risultano anche economici rispetto al prodotto importato da altre fonti per via aerea". A breve comincerà pure la campagna del mango siciliano.


(Foto fornita da Giorgio Donnarumma - Nuovafrutta)

Si prevede fermento, ma con quotazioni che tenderanno al ribasso per via dei grandi volumi disponibili previsti. "A essere l'ago della bilancia sarà proprio il mango spagnolo: se i quantitativi saranno tanti, si propenderà per l'acquisto di questo prodotto e non per quello importato per via aerea, salvo contratti già stipulati da rispettare, ad esempio con la Grande distribuzione. Il mango Osteen spagnolo ha dalla sua anche i diversi format con cui viene lavorato: pre-maturato, maturo, verde, in casse da 10 kg, in calibri da 800 a 200 grammi, per citarne alcuni".

Sta iniziando anche la campagna del mango egiziano. "Si tratta di un buon frutto, ma purtroppo non lavorato bene. Ha però un prezzo accettabile e per le etnie straniere presenti in Italia è un mango che funziona".


(Foto fornita da Giorgio Donnarumma - Nuovafrutta)

Ultima nota sul mango brasiliano in arrivo via mare. "I livelli di prezzo sono bassissimi: parliamo di meno di 4,00 euro per varietà come Keitt, Palmer, Tommy. E soffrirà ulteriormente con l'arrivo del mango spagnolo", conclude Donnarumma.