Se la plastica non è altro che il risultato di un processo che parte dalla nafta, allora smontando i polimeri che la compongono si può tornare alla nafta stessa e ricreare plastica vergine. E' questo il principio del Riciclo Molecolare, protagonista di una recente puntata di SuperQuark su Raiuno.
Il problema dello smaltimento delle plastiche è molto sentito, nel comparto ortofrutticolo: oltre a tutti gli imballaggi, vanno considerati i teli di copertura delle serre, le pacciamature, alcuni tipi di reti. E le catene della Gdo guardano sempre più di buon occhio quelle aziende che producono limitando al massimo l'impiego di plastica.
Copertura in plastica
A Ferrara, presso il petrolchimico dove negli anni '50 fu inventato il primo propilene del mondo, sono in corso alcune sperimentazioni per "smontare" la plastica e farla ritornare al composto di partenza, la nafta.
Durante il servizio televisivo, è stato spiegato che "attraverso il processo chiamato pirolisi si vanno a smontare in molecole più corte i polimeri che compongono la plastica, fino a giungere alla nafta di partenza, e senza il rilascio di altre sostanze. Il procedimento prevede l'uso del calore in assenza di ossigeno, con l'ausilio di catalizzatori".
I prossimi due anni saranno sperimentali ma, se tutto andrà secondo i programmi, entro 5 anni potrebbero già partire i primi impianti industriali per la 'rinascita' della plastica tramite questa tecnica.
Ma questa non è la sola tecnica in sperimentazione a Ferrara: processando la plastica con ossigeno, tramite complessi procedimenti, si arriva a idrogeno e carbonio per ottenere il gas di sintesi.
Le statistiche riportano che, in Italia, un terzo della plastica viene riciclata, un terzo viene bruciata negli inceneritori e un terzo finisce in discarica. "E se oggi l'Italia è fra le ultime nazioni d'Europa nel recupero della plastica - ha riportato SuperQuark - fra qualche anno potremmo essere il primo paese al mondo a rigenerarla totalmente, riconvertendola nei suoi componenti iniziali".