Fino al 19 luglio di questa stagione 2020/21, il Cile ha esportato in India un totale di 4.451.087 casse di frutta fresca, ossia il 133,07% in più di casse rispetto alla stessa data della stagione 2019/20, secondo i dati dell'Associazione degli esportatori di frutta di Cile (ASOEX).
Il principale frutto cileno esportato in India è stata la mela, con un totale di 2.862.377 casse (64,3% del totale). A seguire, kiwi con 1.187.007 casse (26,7%); pere, con 153.824 casse (3,5%); ciliegie con 76.757 casse (1,7%); mirtilli, con 74.812 casse (1,7%); uva da tavola, con 54.150 casse (1,2%); susine, con 41.488 casse (0,9%), e avocado, con 672 casse.
Il forte aumento delle esportazioni si spiega con l’aumento delle spedizioni di quasi tutte le referenze, eccetto le susine: mele (+179%), kiwi (+64%), pere (+896%), ciliegie (+135%), mirtilli ( + 237%), uva da tavola (+ 23%), susine (-9%) e avocado (+ 100%).
L'India è un mercato sempre più interessante per i Paesi esportatori, avendo una popolazione di circa 1.351 milioni di persone. In quanto tale, offre un mercato ampio, diversificato e complesso.
Il Paese è composto da 28 Stati e 8 territori, ognuno con una propria identità culturale. Numerosi gruppi etnici vivono in questa nazione, il 52% è indoariano (assamese, bengalese, punjabi, kolis, ecc.), il 20% è dravidico (tamil, telugu, malayali, kannadig, ecc.) e il 5% è mongolo, tra gli altri.
L'India è il secondo Paese più popoloso al mondo, dopo la Cina. Tuttavia, si stima che nel 2024 sarà il Paese più popoloso del pianeta. Attualmente ha la più grande popolazione giovane del mondo.
Negli ultimi anni, il Paese ha conosciuto una grande crescita della classe media, che ha determinato alcuni cambiamenti nella domanda di cibo e nel profilo dei consumi.
Frutta e frutta a guscio hanno un significato culturale per il consumatore indiano, basato sulle credenze religiose indù. Vengono spesso regalate ai matrimoni o come offerte nei templi degli dei.
Gran parte del commercio di frutta e di altri prodotti è tradizionalmente legato a piccoli negozi di quartiere, venditori ambulanti e mercati all'ingrosso. Le catene di supermercati, invece, non sono ancora molto sviluppate, così come l'e-commerce, che rappresenta solo il 9% circa dell'attuale commercio (che è inferiore a quello che viene venduto tramite la vendita ambulante). Sta emergendo il canale gourmet, che vende merci di alta qualità e apprezza i prodotti d'importazione.
Fonte: simfruit.cl