Il monkfruit (o anche Siraitia grosvenorii) è noto per la sua dolcezza e per essere un dolcificante naturale ipocalorico, cosa che lo rende ideale per i diabetici. Ora, per la prima volta, gli scienziati dell'Istituto CSIR di tecnologia delle risorse biologiche dell'Himalaya (IHBT), Palampur, hanno introdotto la coltivazione del monkfruit nel distretto di Kullu, nell'Himachal Pradesh (India).
Il direttore Sanjay Kumar di IHBT ha detto che la coltivazione del monkfruit è già cominciata con la piantagione di 50 piantine su un lotto di prova nei campi dell'agricoltore Manav Khullar, a Raison, Naggar tehsil, nel distretto di Kullu. In caso di successo, il frutto sarà coltivato su scala commerciale.
Originariamente il monkfruit veniva coltivato solo in Cina, dove era conosciuto come luohan guo. Si tratta di un piccolo melone verde che prende il nome dai monaci che lo coltivavano. Il frutto è conosciuto in tutto il mondo per la sua dolcezza e viene usato come dolcificante naturale ipocalorico. Nonostante la domanda, fino a poco tempo fa questa coltura si coltivava solo in Cina.
Lo scienziato Probir Kumar Pal e il suo team hanno sviluppato la tecnologia per generare materiale di qualità, le pratiche agronomiche di base della coltivazione, la tecnica di fruttificazione e la gestione di post-raccolta. Attualmente il monkfruit viene coltivato presso il Council of Scientific and Industrial Research (CSIR) - IHBT con frutti di buona qualità in condizioni di coltivazione agricola.
"La pianta cresce bene nelle zone montuose con una temperatura media annuale di 16-20 °C e clima umido. L'Himachal Pradesh è adatto alla coltivazione su larga scala", ha detto Kumar al sito web hindustantimes.com.