"Le condizioni meteo hanno favorito il nostro Scalogno di Romagna Igp e ci apprestiamo a commercializzarlo nei canali Gdo e Horeca". Lo afferma Giordano Alpi, agricoltore della zona di Imola (Bologna), uno dei maggiori produttori di Scalogno di Romagna operanti in seno al Consorzio. "Grazie all'andamento meteo asciutto, lo scalogno a indicazione geografica protetta non ha avuto problemi di terreno attorno al bulbo e anche la lavorazione è risultata facilitata. Naturalmente, chi ha avuto la possibilità di irrigare ne ha tratto giovamento".
Durante la raccolta all'azienda Alpi
Le rese sono in linea con le aspettative, attorno a 6-6,5 tonnellate a ettaro, mentre il disciplinare ne ammette fino a 8. "Qualche produttore, nei mesi scorsi, ha registrato dei problemi con la Mosca delle liliacee. Al momento si tratta di casi sporadici, ma occorre attenzione specialmente per il futuro, perché potrebbe diventare un problema".
Giordano Alpi
Lo Scalogno di Romagna Igp prevede una lavorazione che viene svolta totalmente a mano. Il suo gusto è più intenso rispetto allo scalogno tradizionale e il prezzo in Gdo si colloca per una fascia di consumatori ad elevata capacità di spesa, attorno ai 12 euro per un kg di scalogno Igp.
"Grazie alla frigoconservazione - continua Alpi - riusciamo ad avere prodotto di elevata qualità per circa 10 mesi l'anno. Il nuovo scalogno è già pronto per essere commercializzato nei canali Horeca, Gdo e mercati. Nei mesi scorsi è mancato ovviamente il canale dell'Horeca e ciò ci ha penalizzati, anche se poi siamo riusciti a recuperare, seppur a fatica".
La ristorazione è fondamentale per le vendite dello Scalogno di Romagna Igp: infatti gli ordinativi dalla riviera Adriatica sono attualmente preponderanti.
L'azienda Alpi confeziona in proprio lo Scalogno di Romagna Igp e da pochi mesi ha iniziato anche la trasformazione in sughi pronti e sottoli.
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Consorzio Scalogno di Romagna Igp
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ScalognoIgp