Continua il dibattito sulla vicenda "Verisem", che FreshPlaza ha seguito fin dall'inizio (cfr. FreshPlaza del 24/05/2021 e 30/06/2021). Stavolta è la Compagnia delle opere (Cdo) Agroalimentari a intervenire nella questione, per voce del suo presidente Camillo Gardini.
"Silenziosamente, l'italian sounding sta entrando nel nostro paese - esordisce Gardini - Fino a ieri tale termine era usato per indicare una ingombrante presenza sui mercati esteri di prodotti che fanno il verso alle nostre eccellenze agro-alimentare, danneggiando le nostre esportazioni. Oggi invece stiamo, passivamente impotenti, assistendo a una crescita di soggetti esteri che direttamente si stanno impossessando di 'pezzi' del nostro paese".
Camillo Gardini
Gli esempi sono numerosissimi e sotto gli occhi di tutti. "Dalla difficoltà a bere un caffè - nelle grandi città come nei piccoli centri - che possa dirsi davvero italiano, a esempi più clamorosi di fondi e imprese estere che acquistano importanti e strategiche aziende del nostro sistema agro-industriale. Ultima in ordine di tempo, la possibile cessione del gruppo sementiero orticolo Verisem (già appartenente a un fondo americano, ndr), annunciata il 30 giugno 2021, al Gruppo cinese Chem Cina, tramite Syngenta. Sono il mercato e la libera imprenditorialità a decidere, ed è giusto che sia così".
"Sconcerta però - prosegue Gardini - l'assenza, quando si tratta di soggetti esteri, di quegli stessi controlli che sono invece previsti dalle nostre leggi e regolamenti sulle imprese italiane. Un soggetto italiano, infatti, è tenuto a fornire tutte le informazioni per giustificare la provenienza delle proprie risorse finanziarie, e finanche a rivelare le proprie appartenenze o preferenze politiche; se tale soggetto è però estero, tali incombenze sono molto più blande e vengono facilmente aggirate. In tale scenario, siamo stati purtroppo abituati a vedere come alcuni soggetti economici abbiano vita media brevissima e che, per evitare ogni forma di controllo, si 'trasformino' velocemente. Sconcerta pertanto che, su questi aspetti, il nostro Stato sia assente, lasciando indifeso il nostro sistema produttivo sul nostro stesso territorio, perché tutto ciò, di fatto, distorce il libero mercato e la concorrenza".
Una delle sedi Verisem in Italia
Cdo Agroalimentare ritiene che il "sistema" delle imprese e delle Istituzioni nazionali debba attivarsi per creare un reale libero mercato, senza penalizzare gli operatori economici nazionali. "Inoltre - conclude Gardini - le democrazie occidentali dovrebbero porre in essere sistemi di protezione delle imprese nazionali da acquisizioni di imprese provenienti da altri paesi, e collegate direttamente e/o indirettamente a fondi sovrani, in cui non viga un sistema democratico e di rispetto delle persone, del lavoro e dell'ambiente. Sarebbe una sconfitta per il sistema Paese se quale unico criterio delle acquisizioni si affermasse quello finanziario".