Secondo il rapporto "Prospettive a breve termine per i mercati agricoli dell'UE nel 2021" pubblicato di recente dalla Commissione europea, la produzione di pesche e nettarine quest'anno registrerà un calo del 20% rispetto alla stagione precedente, attestandosi a 2,8 milioni di tonnellate, a causa sia delle gelate primaverili che della diminuzione degli ettari (quest'anno c'è il 3% di superficie in meno nell'Ue rispetto al 2020).
La flessione della produzione in questa stagione si sta verificando in tutti i Paesi. Grecia e Francia registrano le diminuzioni più forti con il 45 e il 34% in meno, rispettivamente. La produzione in Spagna e in Italia, che hanno una quota di mercato del 40 e del 35% secondo i dati del 2020, diminuirà rispettivamente del 7 e dell'11%.
Le condizioni climatiche avverse causeranno un calo del 15% della resa per ettaro nelle pesche destinate al consumo fresco, che ammonterà a 14,5 tonnellate per ettaro, e un calo del 30% nelle pesche per l'industria, che renderà 17, 6 tonnellate per ettaro.
Secondo la Commissione, "la scarsa disponibilità del prodotto sul mercato comunitario e i prezzi elevati previsti provocheranno una diminuzione del consumo di pesche e nettarine fresche. Il consumo scenderà da 6,1 chili nel 2020 a 5,1 chili quest'anno". Nonostante questa valutazione della Commissione europea, attualmente i prezzi non sono così alti come previsto. Secondo diverse fonti di Fepex, nonostante la minore produzione, i prezzi sono molto simili a quelli dell'anno scorso.
Il calo di produzione causerà anche una flessione delle esportazioni del 36% rispetto all'anno precedente, con la maggior parte della produzione destinata al consumo interno. Il rapporto aggiunge anche che la carenza di pesche per il consumo fresco può anche influenzare la disponibilità di quelle per la trasformazione, poiché parte della produzione originariamente destinata alla trasformazione può essere consumata fresca. Questo, insieme al calo della produzione, porterà anche a una carenza di pesche per la trasformazione nel 2021.
Si prevede che la produzione di pesche destinate alla trasformazione diminuirà maggiormente in Grecia (-50%), che nel 2020 rappresentava il 65% della produzione Ue. Diminuirà anche in Spagna (-3%) e in Francia (-23%).
Fonte: fepex.es