Termina la campagna cerasicola pugliese 2021: un'annata sicuramente difficile, ma che merita particolari riflessioni. A parlarcene è Nicola Giuliano, manager della ditta Giuliano Puglia Fruit, il quale, oltre a tirare le somme sulla stagione, lancia alcuni appelli e raccomandazioni ai produttori e al comparto in generale.
Nicola Giuliano
"Le operazioni di pulizia del nostro stabilimento di lavorazione a Turi (Bari) sono appena iniziate. Gli ultimi pallet di ciliegie Ferrovia, Sweetheart e Staccato partiranno proprio domani (si legga 6 luglio 2021) verso Danimarca, Svizzera, Germania e, naturalmente, Italia. Una campagna che faremo fatica a dimenticare, proprio perché caratterizzata da quotazioni medio-basse, dovute dalla combinazione di tre fattori:
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Sette-dieci giorni di ritardo generale (sia per Bigarreau sia per Ferrovia) causato dal bizzarro andamento climatico dei mesi primaverili. Per una campagna che dura in totale 50 giorni, un ritardo così marcato si traduce non solo in un abbassamento precoce del prezzo medio e in una maggiore difficoltà nel far assorbire il prodotto (considerando anche i problemi di manodopera), ma significa anche perdere quote di mercato fondamentali nell'avvio della stagione;
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Calibri più contenuti rispetto agli standard della regione Puglia: soltanto il 30% delle ciliegie hanno avuto pezzature superiori ai 26 mm;
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Quantitativi più che raddoppiati rispetto al 2020.
"Nonostante tutto questo - continua Giuliano - abbiamo mantenuto alti gli standard qualitativi che da sempre contraddistinguono le coltivazioni pugliesi. Oltre ai maggiori volumi e ai bassi prezzi, il grande caldo ha accelerato la maturazione dei frutti e quindi la fine della campagna. Non prendiamo, però, a riferimento stagioni come quella appena terminata. Durante queste settimane di commercializzazione, ho visto e sentito molte discussioni. Addirittura alcuni agricoltori hanno tagliato le proprie piante. Mi rivolgo a loro e a quanti abbiano intenzione di replicare questi gesti, spesso, lo comprendo, dettati dalla disperazione e dalla rabbia. Non può e non deve essere un'annata negativa a farci pensare che il comparto della ciliegia sia finito o a farci smettere di fare ciò che egregiamente facciamo da 50 anni. Sarebbe un errore!".
"Non dimentichiamo che, nel 2020, i produttori venivano inseguiti da mediatori e commercianti intenzionati ad acquistare partite di ciliegie. Dobbiamo vedere oltre, iniziando con il dare una svolta a questo settore. Cominciamo a introdurre nuove cultivar e a modernizzare gli impianti, effettuando potature basse per facilitare e abbattere i costi della raccolta oppure realizzando coperture idonee per evitare il peggio, nel caso si dovessero verificare eventi climatici indesiderati che con il cambiamento climatico sono sempre più frequenti. Lo so, gli investimenti da fare sono notevoli".
"Molti, in queste settimane di raccolta e vendita delle ciliegie, hanno incolpato i commercianti per i prezzi bassi, senza sapere che i magazzini di ritiro sono efficienti, propositivi, molto competitivi e che il prezzo non viene stabilito da loro, ma dall'andamento generale. Altri, invece, pensano che, costituendo consorzi, gruppi commerciali o nuove organizzazioni, si riesca ad agevolare i produttori nel conseguire un miglior reddito. E' forse giunta l'ora di far nascere qualcosa?"
"Io ritengo che non sia la ragione sociale a cambiare il risultato, ma che siano le persone: inserite nelle cooperative, nelle ditte individuali o nelle pubbliche amministrazioni che esse siano. Solo le persone con talento imprenditoriale possono portare a casa risultati ottimali, ma spesso non viene data loro l'importanza e il ruolo che meritano. Pertanto, mettiamoci tutti insieme e innoviamo il comparto della ciliegia pugliese. All'orizzonte potrebbero esserci nuove opportunità di business, facilmente intercettabili da altri Paesi se non saremo noi a compiere il primo passo".
Per maggiori informazioni:
O.P. Giuliano Puglia Fruit
SP 65 km 4,8
70010 Turi (BA)
(+39) 080 4771540
amministrazione@giulianosrl.it
giulianopugliafruit.it