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I numeri di un produttore di verdure dell'Emilia Romagna

Siccità, costi in aumento del 50 per cento

"A causa della siccità sto spendendo circa il 50% in più rispetto a un'annata normale. E si tratta di una cifra elevatissima, dato che coltivo 120 ettari di orticole". Lo afferma Giuseppe Minzoni, coltivatore in provincia di Ravenna, che è molto preciso nei conteggi. Nei primi 6 mesi e 5 giorni del 2021, nella sua zona sono caduti 167 mm di pioggia, contro i 275 del 2019. Anche il 2020 era stato molto avaro di precipitazioni. 

"La cosa che mi fa molto arrabbiare - precisa l'imprenditore - è che in realtà posso solo presumere i costi dell'acqua, perché il conto definitivo lo avrò dal consorzio di Bonifica solo a maggio 2022. In pratica, l'ente conteggia tutte le proprie spese dell'anno e poi le scarica sulle aziende. Ma ciò non è proponibile: come si fa a fare impresa, se non conosco in anticipo quanto vado a spendere per irrigare?".

La certezza c'è solo i costi giornalieri del gasolio (passato da 0,50 a 0,70 euro/litro in pochi mesi) per attingere l'acqua dal Canale Emiliano Romagnolo (Cer). Questo canale parte dal fiume Po e porta acqua in tutta la Romagna, fino a Rimini. Se il livello del Po scende troppo, si rischia che anche il Cer rimanga a secco. 

Il Po in secca a Pontelagoscuro (confine Emilia Romagna - Veneto)

In questo periodo, Minzoni irriga pomodoro da industria, fagiolino, cicoria, prezzemolo, dopo aver coltivato anche spinaci ed erbette. Conferisce il prodotto a Orogel Surgelati.

L'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), sottolinea che le ultime, scarse precipitazioni cadute per lo più "a macchia di leopardo" in Romagna risalgono a 45 giorni fa. Dall'inizio dell'anno, il totale delle piogge è di circa 170 millimetri, cioè la metà esatta rispetto alla media del periodo e inferiore di almeno il 40% rispetto alle precipitazioni registrate nell'arido territorio di Haifa, in Israele.

E' una tendenza che si ripete, dopo l'anno più siccitoso in tempi recenti, cioè il 2020, a conferma dello stabilizzarsi di una situazione di criticità idrica, accentuata dall'emergenza climatica.

Lo stato del fiume Po preoccupa per la precoce discesa del livello (oggi a circa il 30% della portata storica): è da lì, infatti, che trae origine il canale Cer, indispensabile "autostrada dell'acqua", che trasporta risorsa idrica dal Ferrarese a Rimini, lungo un tracciato di 135 chilometri; infatti, attualmente la somma delle portate dei fiumi appenninici della regione non arriva alla metà di quella del canale, oggi pari a 55.000 litri al secondo.