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A causa dell'interpretazione di una modifica alle normative sanitarie europee

Bloccati al porto di Algeciras circa 200 container di frutta provenienti dall'America Latina

Tra i 180 e i 200 container di ananas, manioca e chayote provenienti da Costa Rica e Colombia sono stati bloccati nel porto di Algeciras, nel sud della Spagna, a causa delle modifiche nelle modalità d’applicazione delle normative sanitarie dell'Ue, come il regolamento 1333-2008 del Parlamento europeo sugli additivi alimentari.

La Commissione europea ha richiesto un rafforzamento dei controlli su questi prodotti per verificarne l'effettiva rispondenza alle normative dell'Unione europea, stabilendo di conseguenza nuove procedure. Tuttavia, la rigida interpretazione da parte del Dipartimento della sanità estera di Algeciras delle norme comunitarie che regolano gli agenti di rivestimento dei frutti, ha causato il rigetto di molti container, determinando una situazione caotica nella logistica della catena del freddo del porto.

"Durante la notte, ci è stato richiesto di indicare se i prodotti avevano o meno additivi, e fornire le relative schede tecniche", afferma Luis Ramos, dell'agenzia doganale e operatore logistico di Partida Logistics. "La prima cosa che abbiamo fatto è stata informare della situazione i nostri clienti esportatori e importatori, ma non abbiamo ricevuto alcuna istruzione su quale documentazione presentare o su come procedere per risolvere il problema".

Il problema principale è una sorta di paraffina nella manioca e delle cere protettive sugli ananas, non conformi ai requisiti del marchio CE. "La situazione è veramente sconcertante, perché si tratta di aziende centro-sudamericane che esportano regolarmente questi prodotti nell'Ue da molti anni".

Per non violare il regolamento 1333-2008, è stata richiesta una moratoria affinché i clienti potessero essere informati su quale documentazione aggiungere o cosa fare per risolvere il problema. "Pochi giorni dopo, il vicedirettore generale del Dipartimento della sanità estera ha presentato una proposta di moratoria di due mesi, che la Commissione europea sembra abbia respinto. Gli ispettori sanitari non avevano sufficienti informazioni e poiché queste sostanze non sono approvate, in quanto non registrate nell'Unione europea, è stato rifiutato l'ingresso dei container. Ciò è stato fatto senza una reale dimostrazione che tali prodotti possano avere un impatto sulla salute pubblica o qualsiasi altra indicazione di questo tipo".

Tale incertezza sta causando il dirottamento di molti di questi container verso altri porti europei, in particolare verso il porto di Rotterdam, mentre le merci in altri container vengono distrutte.

"Nella lettera del Dipartimento della sanità estera ci comunicano quali documenti dobbiamo presentare, a parte le richieste dell'ispettore. Come si può applicare una norma, se non si conoscono le richieste? Questa è un'incongruenza. Inoltre, questa norma dovrebbe essere applicata allo stesso modo in qualsiasi porto dell'Unione europea e con regole chiare", afferma Luis Ramos.

"Esportatori e importatori stanno vivendo una situazione insolita, ad Algeciras. Rimaniamo in contatto con loro per informarli delle poche notizie che arrivano. Questa situazione avrebbe dovuto essere risolta prima. Si sta danneggiando il settore e l'immagine del porto di Algeciras, che era riuscito a diventare un punto di ingresso preferenziale in Europa per la frutta e la verdura provenienti dall'America Latina".

 Per maggiori informazioni:
Luis Ramos
PARTIDA – Logistics
T: +34 956 58 16 11
[email protected]
www.partidalogistics.com