Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Pedro Navarro, direttore commerciale di Gregal

Notevole incremento della richiesta europea di melone e anguria

La campagna spagnola di meloni e angurie si sta spostando nella regione di Murcia, in un periodo in cui il miglioramento del clima nel continente sta creando condizioni più favorevoli per il consumo di entrambi i frutti. La campagna si è lasciata alle spalle una prima fase difficile in Almeria, fin dall'inizio caratterizzata da una domanda fiacca nei mercati d’esportazione e da bassi prezzi all'origine, con cali pressoché continui.

"Il clima di maggio, e in generale della prima parte di giugno, non è stato favorevole, in Europa. Ha fatto abbastanza freddo, e c’è stata ancora una grande assenza del settore della ristorazione, che ora sta riaprendo, quindi anche se la fornitura era disponibile, non c'era il consumo", afferma Pedro Navarro, direttore commerciale dell'azienda murciana Gregal. "Ora, in concomitanza con l'inizio della campagna di Murcia, il clima in Europa è cambiato completamente. Ha iniziato a diventare più caldo in tutti i Paesi, e questo ha dato un impulso significativo alla domanda di meloni e angurie; pertanto, anche i prezzi sono aumentati".

1Secondo Pedro, la produzione nella regione di Murcia è in ritardo a causa del clima insolitamente inclemente in primavera. E' stato piovoso, con molte giornate nuvolose che hanno messo a dura prova la fioritura e ridotto le rese delle varietà più precoci.

"Nel nostro caso, i meloni gialli sono arrivati con un po' di ritardo. Abbiamo iniziato prima con i meloni Cantalupo e Galia perché, proprio per poter iniziare la campagna un po' prima, abbiamo una parte delle produzioni di Cantalupo nelle serre, ma questa settimana abbiamo iniziato normalmente con il melone gialletto. Tuttavia, non raggiungeremo i nostri ritmi fino alla fine della prossima settimana o anche in quella successiva", afferma. "In generale, siamo in ritardo di 10-12 giorni rispetto al programma, il che è ciò che ci sta portando ad avere solo un 50-60% dei nostri volumi normali, al momento".

Il ritardo della campagna, infatti, è diffuso nella Regione, dove si registra anche una leggera riduzione della superficie coltivata a melone e un ampliamento di quella dedicata alle angurie. "A causa della pandemia, i risultati della scorsa stagione non sono stati quelli che ci aspettavamo e penso che quest'anno le aziende in generale siano state prudenti, evitando esperimenti o aumenti dei volumi", afferma. "Nel nostro caso, siamo rimasti sugli stessi livelli con i meloni gialli, mentre con il Cantalupo e il Galia siamo scesi un po' rispetto allo scorso anno, anche se non in modo significativo rispetto ai volumi normali".

La produzione annuale della Gregal ammonta a circa 40 milioni di chili di meloni Galia, Cantalupo, gialli e Piel de Sapo. Quasi tutti (tra l'85 e il 90%) sono destinati all'esportazione. La frutta della Gregal raggiunge i consumatori in oltre 20 Paesi in tutta Europa dove, all'inizio della stagione, la ripresa della domanda ha dato una spinta ai prezzi. "Le quotazioni dei meloni Galia e Cantalupo si attestano attualmente su livelli piuttosto buoni. Anche quelli dei meloni gialli, seppure in misura minore", dice Pedro. "In questo momento, tutti i meloni sono commercializzati a prezzi che consentono di lavorare".

"Il Piel de Sapo guadagna terreno nei supermercati europei"
Sebbene le varietà Cantalupo, Galia e il melone gialletto siano tradizionalmente destinati all'esportazione, il Piel de Sapo, che è il più popolare in Spagna, sta guadagnando sempre più terreno nei supermercati europei. Tuttavia, secondo il professionista, introdurre il melone Piel de Sapo in Europa è un processo lento, "e non solo per il fatto che esistono molte varietà di melone, ma anche per le abitudini di consumo. In molti luoghi, i meloni vengono consumati come un frutto o come accompagnamento a un piatto principale, come nel caso del Cantalupo o dello Charentais, mentre il Piel de Sapo è al 100% un dessert. Tuttavia, ogni anno la sua esportazione registra un significativo aumento".

"C'è anche un altro fattore: a differenza della Spagna, dove sono richiesti meloni grandi da 2,5 kg in su, i supermercati in Europa vogliono calibri piccoli, con un peso inferiore ai 2 kg. Nel nostro caso, produciamo meloni Piel de Sapo grandi, che sono ideali per il mercato interno, quindi la quota che esportiamo è molto limitata. Tuttavia, c'è una domanda sempre più elevata e riceviamo più richieste di piccoli meloni Piel de Sapo di quante riusciamo a soddisfarne", dice Navarro. "In passato venivano esportati solo i meloni di piccole pezzature che rimanevano nei lotti e che non erano adatti al mercato interno, ma ora le aziende sementiere stanno lavorando molto duramente per produrre i meloni Piel de Sapo di piccola pezzatura, in modo che se ne possono fornire in grandi volumi. E' innegabile che la domanda sia in aumento", conclude Pedro Navarro.

Per maggiori informazioni:
Pedro Navarro
Gregal 
Carril Los Pérez, S/N
30700 Torre Pacheco. Murcia. Spain
T: +34 968 58 55 56 
comercial@gregal.com 
www.gregal.com 

Data di pubblicazione: