Per potenziare le opportunità di vendita della propria produzione di angurie e meloni, quest'anno una piccola azienda della penisola del Sinis, in Sardegna, ha posticipato i trapianti e partirà solo tra una decina di giorni con la raccolta. L'anno scorso la campagna era partita un po' a rilento, per via della mancanza di turisti.
Parliamo dell'azienda agricola Manunza di Cabras (Oristano) che produce le mini angurie a marchio Cocomerillo: un frutto piccolo, striato e dolcissimo, con la buccia "che ricorda la pelle di un coccodrillo", sottolinea Massimo Manunza, co-proprietario dell'azienda, insieme al fratello Salvatore. I due produttori si definiscono abbastanza tradizionalisti e preferiscono coltivare le angurie con semi. La loro realtà agricola dedica circa 65-70 ettari ad angurie, meloni, cereali e carciofi.
Massimo e Salvatore Manunza. (Foto fornita da Massimo Manunza)
"Coltiviamo mini angurie a marchio Cocomerillo di varietà Reddly, ma stiamo sperimentando anche altre cultivar, come la Frilly. Abbiamo in assortimento anche angurie nere di varietà Baronesa, coltivate ai piedi del sito archeologico di Monte Prama. Alla gamma si aggiunge il melone verde di varietà Valeoso, di media pezzatura e commercializzato a marchio Prameri".
"La mini anguria e il melone, in particolare, sono molto apprezzati e acquistati dai turisti. I sardi, invece, sono più abituati al consumo dell'anguria nera di grossa pezzatura - continua Manunza - Con il posticipo dei trapianti, abbiamo anche evitato le gelate primaverili, quindi fortunatamente non abbiamo registrato alcun danno. In questo periodo, a fine ciclo colturale dell'anguria, ci sono temperature elevate, ma stiamo controllando le piante per evitare ustioni sui frutti. Inoltre, stiamo in allerta per gli ormai noti attacchi delle cornacchie (cfr. FreshPlaza del 17/07/2019) che ogni anno sono una piaga per gli agricoltori e per l'ecosistema della nostra terra".
Mini anguria a marchio Cocomerillo (Foto fornita da Massimo Manunza)
L'azienda continua a vendere i suoi prodotti a livello locale o regionale, soprattutto ad alcune piattaforme della Grande distribuzione organizzata, facendo leva sulla qualità e sul marchio, che offre una marcia in più.
"Molti piccoli agricoltori della zona stanno rinunciando a mettere a dimora le angurie, in favore dei meloni. Per noi, invece, questo potrebbe essere l'anno di svolta: nonostante le difficoltà legate al Covid-19, stiamo pensando di estendere i nostri areali, con la speranza di raddoppiare, se non triplicare, le nostre produzioni", conclude Manunza.
![]() |
![]() |
Mini anguria a marchio Cocomerillo e melone a marchio Prameri della scorsa stagione (Foto fornita da Massimo Manunza)
La campagna commerciale delle angurie e dei meloni dell’azienda proseguirà fino a fine settembre/inizi di ottobre.