Se a prima vista può sembrare bizzarro, l'accostamento tra arte e agricoltura non è altro che una delle possibili espressioni da cui emerge la cultura tipica dei territori. E' utile sapere che, a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, in Italia e all'estero la diffusione delle prime esperienze ecomuseali (veri e propri musei a cielo aperto, senza mura e di comunità) ha puntato a trovare sinergie tra il concetto di patrimonio culturale e di comunità locale. Il presupposto era che tale binomio, rispetto al museo storico tradizionale, risultasse maggiormente valido nell'ottica di uno sviluppo locale più inclusivo e a lungo termine.
Prodotti tipici nella Cesta lomellina valorizzati da un progetto lanciato dall'Ecomuseo del Paesaggio Lomellino.
Cibo buono, arte e agricoltura territoriale rappresentano la sintesi di un'idea - promossa del presidente Francesco Berzero - lanciata dall'Ecomuseo del Paesaggio Lomellino. Il progetto, nella sua articolazione, è diventato anche un paniere delle eccellenze agroalimentari tipiche dell'area territoriale adiacente il Po, il Ticino e il Sesia in grado di dare visibilità a 16 aziende agricole che lo hanno sostenuto. Tra le produzioni in evidenza, anche confetture, salse e patè con marchio Deco come la cipolla rossa di Breme, la zucca di Dorno e gli asparagi di Cilavegna.
FreshPlaza ha raggiunto Maura Cigalino, titolare dell'azienda agricola Le Campanelle, per approfondire come si possa rilanciare un territorio a partendo dalla cultura ecomuseale di comunità.
"Ci troviamo nel cuore della Bassa Lomellina, a ridosso tra Monferrato e l'Oltrepò Pavese. Agricoltori dal 2009, coltiviamo nei 3 ettari di terreni lavorati in regime biologico una grande varietà di frutta e ortaggi, che destiniamo esclusivamente alla trasformazione in confetture extra e salse, sia dolci che salate. Ciò per mettere a valore frutti e orticole molto spesso poco remunerativi per il mercato del fresco".
Le Campanelle è il regno della creatività, il luogo dove Maura Cigalino interpreta attraverso valori bucolici l'esperienza di una vita maturata in un contesto lavorativo frenetico, lontano anni luce dai ritmi scanditi dalla natura.
"Vengo dal mondo delle multinazionali: pertanto capisco appieno il privilegio che offre il contatto con la terra. Al fresco delle prime ore del mattino inizia la raccolta dei frutti, poi trasformati nel laboratorio aziendale con processi artigianali e non invasivi della materia prima".
Circa 60 le specialità a catalogo, lavorate secondo cicli stagionali tra confetture 100% extra nei gusti di fragola, pesca, albicocca, amarena, ciliegie e fichi, fino alle referenze agrodolci della tradizione, attualizzate con un tocco di innovazione.
Tina Calin, il ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio, Maura Cigalino presso una fiera di settore a sostegno delle 16 aziende del Paesaggio Lomellino.
"Cipollarancia, ad esempio, è una spalmabile lavorata in agrodolce che ho ideato nel 2012 e che preparo con una varietà locale di cipolla dorata, insieme a peperoncino, zucchero e aceto, ideale come accompagnamento per i formaggi. E' disponibile in tre versioni: quella classica, oppure arricchita con zenzero e zafferano. Molto richiesti soprattutto i grandi formati per la ristorazione, a anche i formati da 100/200 e 350 grammi uso familiare".
Una vera specialità anche i sughi pronti lavorati dal fresco, a base di pomodoro datterino: ideali per chi ha poco tempo da dedicare ai fornelli, ma ama il cibo buono e salutare. Si tratta di una linea pensata per il consumatore vegetariano e vegano, disponibile nei formati da 200 grammi nei gusti: datterino semplice; ragù vegetale con datterino (intero e passato) aromatizzo con cipolla, sedano e carota; arrabbiata; sugo al basilico alle erbette dell'orto e peperoni. Ogni vasetto è una combinazione perfetta di sapori, capace di portare in tavola un gusto autentico che conquista al primo assaggio, senza nessun bisogno di concentratori di sapidità o glutammati.
"I canali di vendita sono il retail specializzato e l'horeca, un settore quest'ultimo penalizzato dalla pandemia e dal relativo lockdown. Tra le priorità dell'azienda. puntare tutto alla naturalezza delle produzioni a tutela della salute del consumatore. Per me che sono nata nel dopoguerra, è importante ritornare a stili di vita e abitudini alimentari che puntino al benessere psico-fisico. Quasi un sogno, che immagino possa realizzarsi nel post-Covid, anche nell'ottica del dare valore alle relazioni umane e alla responsabilità che ciascuno ha per la salvaguardia della salute e dell'ambiente".
Per maggiori informazioni
Le Campanelle
Via Maestra, 94
27030 Suardi (PV)
335 5355613
le.campanelle@libero.it
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