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L'associazione veronese conta una nutrita sezione ortofrutticola

Confindustria Verona: un imprenditore agricolo designato alla guida

Oggi pomeriggio (15 giugno 2021) Raffaele Boscaini, se tutto andrà come già delineato, sarà eletto presidente di Confindustria Verona. Boscaini (foto sotto) sarà il primo presidente proveniente dal comparto agricolo: della sua famiglia è l'azienda Masi Agricola.

Ma la notizia è duplice, in quanto la sezione veronese è probabilmente l'unica in Italia ad avere al suo interno una costola con importanti aziende ortofrutticole associate, circa una ventina, che insieme fatturano oltre 500 milioni di euro.

Il fatto che un rappresentante del mondo agricolo sarà alla guida (2021-2025) di una sezione di Confindustria, spinge ad alcune riflessioni. Prima di tutto il cambio di mentalità, da agricoltura contadina a vera impresa, che alcuni sono riusciti a compiere; ma ancora molto resta da fare. 

"Fare l'imprenditore non è per tutti, anche in agricoltura", ha scritto qualche giorno fa il professor Angelo Frascarelli, dell'Università di Perugia, in un corsivo sull'Informatore Agrario. "L'agricoltura contadina non ha prospettive, l'agricoltore ha futuro solo se è imprenditore. Il contesto economico odierno e del futuro necessita di competenze per fare scelte, per individuare la strada da percorrere con competenze e capacità imprenditoriali". 

Occorre affrontare il mercato in maniera attiva, non passiva. "Il mercato - ha precisato Frascarelli - è un elemento dell'ambiente socio-economico in cui opera l'impresa. Non è né positivo, né negativo: è un dato, quindi l'imprenditore deve osservare e affrontarne le dinamiche, non subirle. L'individualismo non paga più: gli imprenditori devono confrontarsi e condividere i percorsi". 

"L’imprenditore non è un mestiere per tutti, anche in agricoltura - ha concluso il docente universitario - L’imprenditore ha bisogno di idee, di visione, di competenza, di velocità nelle decisioni, di coraggio nelle scelte. I capitali contano meno delle idee. Ci vuole un DNA e un’educazione imprenditoriale. Eppure ancora oggi l’interesse degli agricoltori è il trattore, le macchine agricole, la terra, i capitali".