Le angurie e i meloni di Almeria stanno sperimentando una delle peggiori stagioni. I prezzi di entrambi i frutti sono crollati, e il loro prezzo medio è inferiore a 0,20 euro. Ci sono giorni in cui le quotazioni non superano i 10 centesimi.
L'Associazione delle organizzazioni di coltivatori di frutta e verdura di Almeria (Coexphal) aveva già denunciato questa situazione la settimana scorsa e aveva realizzato due atti simbolici, scaricando i suoi meloni e angurie come forma di protesta contro la campagna rovinosa che il settore sta affrontando.
"E' una situazione molto preoccupante e insostenibile, soprattutto considerando che si tratta di due prodotti a ciclo breve, che richiedono investimenti e lavoro. Prezzi troppo bassi mettono in pericolo la redditività di una campagna molto irregolare per tutti i nostri prodotti. Sarebbe il colpo finale in una già terribile fase finale della campagna stessa. Chiediamo all'amministrazione di aiutare una volta per tutte il settore ortofrutticolo ad affrontare i suoi problemi e a tutte le istituzioni di sostenere il consumo di prodotti europei, rispetto a quelli di paesi terzi", ha dichiarato Juan Antonio Gonzalez, presidente di Coexphal.
La situazione è stata aggravata dalle condizioni meteorologiche in Europa, poiché i consumatori non amano mangiare meloni e angurie con il freddo. Di conseguenza, i mercati vendono solo il prodotto più economico, cioè quello che proviene dai paesi terzi e, in particolare, dal Marocco, perché non è vincolato da quote o dazi.
A causa della caduta dei prezzi di questo prodotto primaverile per eccellenza, da oltre 10 giorni i produttori della provincia stanno distruggendo la loro produzione. Dato che i consumatori europei non possono godere di questi deliziosi frutti a causa dei capricci dei mercati, è il bestiame della provincia a goderne. Ieri a Campohermoso un gregge di pecore stava già mangiando migliaia di chili di questi ottimi prodotti.
Fonte: diariodealmeria.es