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In calo la superficie di coltivazione del melone, cresce quella dell'anguria

La stagione di meloni e angurie inizia in ritardo nella regione spagnola di Murcia

Nella regione spagnola di Murcia sta iniziando la raccolta di meloni e angurie, con un ritardo di circa sette giorni a causa delle condizioni meteo instabili di questa primavera, con pioggia a giorni alterni e temperature più miti del solito.

"Sebbene nella Murcia i volumi siano ancora limitati, prevediamo di lavorare a pieno ritmo dalla 25ma settimana del 2021", afferma Laureano Montesinos, presidente del settore meloni e angurie dell'Associazione dei produttori ed esportatori di frutta e verdura della regione di Murcia (Proexport), aggiungendo che "dovrebbero esserci maggiori controlli sulla produzione, visto l'eccesso di umidità causato dalle recenti piogge".

Il clima sta attualmente causando una riduzione delle rese perché la fioritura ne risente, e i calibri potrebbero essere più piccoli nei primi raccolti, anche se il rappresentante del settore dichiara che la qualità dei frutti sarà come sempre buona.

Secondo i dati della Proexport, si prevede una riduzione di circa l'8% della superficie coltivata a meloni gialli, Galia, Cantalupo e Charentais, mentre la superficie dedicata alla coltivazione dell'anguria crescerà dal 9 al 10%.

"In questa campagna, l'aumento maggiore dell'area riguarda i meloni tardivi, gli unici che hanno dato buoni risultati nella stagione precedente", dice Laureano Montesinos.

"C'è anche un calo nella produzione dei meloni destinati al canale della ristorazione e dell'ospitalità, a causa dell'incertezza generata dalla pandemia. Questa decisione doveva essere presa all'inizio dell'anno, quando si pianificano i programmi di produzione, ma allora la situazione non era così chiara come lo è ora, riguardo alle misure di restrizione prese in ogni Paese", ha detto Montesinos.

La campagna del melone e dell'anguria di Almeria è stata caratterizzata finora da una bassa domanda, in conseguenza del maltempo nei Paesi di destinazione, e quindi anche da prezzi bassi.

"Stiamo vedendo che con la raccolta iniziata un po' più tardi a Murcia e quella di Almeria già terminata, potrebbe crearsi un gap sul mercato, il che ci consentirebbe di iniziare la campagna con il piede giusto, perché la domanda potrebbe essere maggiore dell'offerta, e quindi i prezzi potrebbero migliorare", dice Laureano Montesinos.

Nella campagna 2020/21, il volume totale di meloni e angurie ha superato le 220.000 tonnellate, -7% per i meloni e +6% per le angurie rispetto alla campagna 2019/20. "La produzione di quest'anno dipenderà dalle rese. Sappiamo che ci sono meno ettari piantati di alcune varietà, ma questo non significa che verranno esportati meno chili. Tutto dipenderà da come si svilupperanno le tendenze in materia di consumo e dalle condizioni meteo all'origine e a destinazione".

Le principali destinazioni d’esportazione per i meloni e le angurie di Murcia sono nell'Unione Europea, con spedizioni che vanno anche in Regno Unito, Paesi baltici, Paesi dell'Est e in altri Paesi terzi di recente apertura come, tra gli altri, Canada ed Emirati Arabi Uniti.

Per maggiori informazioni:
Proexport
Ronda Levante, 1 Entlo., 30008 Murcia, Spain
Tel.: +34 968 27 17 79
proexport@proexport.es
www.proexport.es

Data di pubblicazione: