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Josette Lewis - Almond Board of California

Co-prodotti della mandorla: usi preziosi di mallo e guscio

"Il seme della mandorla, che tanto ci piace mangiare, rappresenta solo un terzo di quanto arriva dai frutteti ogni anno. Il resto è composto da: guscio, ossia la copertura che ricopre il seme della mandorla; mallo, cioè la parte carnosa; biomassa legnosa, come per esempio i ramoscelli. Utilizzare in modo ottimale tutto ciò che coltiviamo ha un senso, perché riduce l'impatto ambientale. E lo Zero Waste è uno dei quattro obiettivi sostenibili che abbiamo fissato per i frutteti futuri". Così Josette Lewis (nella foto sotto), chief scientific officer per la Almond Board of California, durante il Virtual Orchard Tour 2021 tenutosi il 18 e 19 maggio 2021.

"In realtà siamo già molto vicini all'obiettivo dei rifiuti zero. Storicamente, in California, il mallo è sempre stato destinato all'industria dei mangimi, in quanto ricco di zuccheri, fibre e fitonutrienti, come una pesca o un'albicocca. E il guscio viene utilizzato per le lettiere da bestiame. Rametti e alberi, invece, alla fine del loro ciclo vitale vengono destinati a impianti di bioenergia nella Central Valley", ha continuato Lewis.

L'utilizzo di co-prodotti riduce l'impronta di carbonio delle mandorle e dovrebbe sviluppare, per il futuro, l'economia circolare.

"In California, il settore mangimi sta riducendo la sua capacità e gli impianti di bioenergia di prima generazione che ci hanno dato quella riduzione di emissioni di carbonio stanno chiudendo nella Central Valley - ha spiegato Lewis - La produzione di mandorle, però, sta aumentando e così anche quella dei co-prodotti, che diventano costosi da trasportare su lunghe distanze dalla Central Valley. Allo stesso tempo, ciò significa che c'è una notevole offerta di co-prodotti che potrebbero fornire nuove opportunità. L'innovazione rientra perciò nel piano per mantenere il settore mandorle redditizio e sostenibile".

Nel periodo 2016-2020 sono stati spesi 2,08 milioni di dollari per identificare nuovi usi per i co-prodotti della mandorla. Gran parte dello studio si è focalizzata sul mallo e sul suo utilizzo nel settore mangimi, che rappresenta la migliore opportunità al momento. "Abbiamo condotto anche una ricerca che ha mostrato del potenziale per l'alimentazione umana: fibre alimentari, zuccheri e sostanze fitochimiche possono essere, infatti, utilizzati nella produzione alimentare".

Per quanto concerne il guscio della mandorla, c'è tutta una gamma di usi possibili: dalla combustione a basse temperature e bassi livelli di ossigeno per produrre biochar (carbone vegetale che si ottiene dalla pirolisi di diversi tipi di biomassa vegetale, ndt) o quelli che sono spesso chiamati gusci torrefatti, alla produzione di plastica compostabile o bioplastiche, per pallet o vasi da vivaio, o a materiali compositi per la le pavimentazioni delle case.

"Il prossimo passo sarà quello di comprendere meglio il potenziale commerciale di alcune di queste applicazioni. Quest'anno stiamo iniziando una valutazione del mercato per identificare quali siano le opportunità più promettenti per creare valore commerciale per mallo e guscio e fornire strumenti utili ai produttori e, al contempo, salvaguardare l'ambiente", ha concluso Lewis.