La settimana scorsa, le zone di produzione più precoci di Lleida, precisamente la regione di Segrià, hanno iniziato la raccolta e la commercializzazione delle prime pesche e nettarine stagionali.
"Giovedì scorso abbiamo cominciato con la raccolta di pesche, nettarine e pesche piatte (paraguayos). Stiamo anche raccogliendo ancora volumi significativi di ciliegie, la cui campagna terminerà tra circa due settimane". A spiegarlo è Francesc Pena, direttore di SAT Bepa.
"Durante questa prima settimana, abbiamo spedito le pesche tabacchiere a clienti importatori all'ingrosso in Olanda, Francia e paesi scandinavi. La prossima settimana inizieremo i nostri programmi di fornitura alle catene di supermercati, poiché disporremo di volumi più consistenti", dice.
Il coltivatore ed esportatore si aspetta una produzione simile a quella dell'anno scorso, per via dell'impatto del gelo: ci sarà infatti circa un 30% in meno di prodotto rispetto al solito. Tuttavia, è convinto che ci saranno alcune differenze a livello commerciale rispetto alla scorsa stagione.
"L'inizio della stagione 2020 non è stato buono, in termini di prezzi, mentre credo che quest'anno le valutazioni dovrebbero essere buoni fin dall'inizio. Al momento, anche se la domanda non è ancora molto alta, la carenza di volumi è compensata dai prezzi", dice.
"A partire dalla prossima settimana, le temperature dovrebbero iniziare ad aumentare e il clima dovrebbe migliorare molto in tutta Europa, quindi le quotazioni tenderanno a salire o, almeno, a rimanere a livelli simili a quelli della scorsa stagione. Fino ad allora, i mercati europei verranno riforniti principalmente con frutta spagnola e dell'Italia meridionale, e in volumi limitati. Dalla 26esima settimana in poi, i prezzi potrebbero superare quelli della scorsa stagione, dato che sui mercati mancherà la frutta che il gelo ha distrutto in gran parte della Francia", dice Francesc Pena.
Secondo il direttore di questa azienda di Lleida, anche se la quantità di frutta colpita è già molto alta in gran parte dell'Europa, le perdite potrebbero aumentare ulteriormente, a seconda di come si svilupperanno i frutti in quegli appezzamenti che sono stati colpiti dalle gelate
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Francesc Pena
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