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Alberto Puggione (Netafim Italia)

Il ruolo dell'acqua all'interno della fisiologia del nocciolo e della sua produttività

E' in particolari momenti dello sviluppo del nocciolo, ossia durante il mese di luglio, che una buona disponibilità idrica e condizioni climatiche favorevoli sono garanzia di un buon riempimento della
nucula del frutto. "Ci sono tante funzioni fisiologiche che operano contemporaneamente sul nocciolo e questo espone la pianta, in virtù dei recenti cambiamenti climatici, al rischio di andare in stress idrico", ha dichiarato Alberto Puggioni (nella foto sotto) di Netafim Italia durante un convegno online, organizzato il 27 maggio 2021 (cfr. FreshPlaza del 28/05/2021).

Perché irrigare il nocciolo?
"La disponibilità idrica può influenzare sia la produttività della pianta
sia la qualità del seme - ha spiegato Puggioni - L'irrigazione è uno degli interventi colturali di più recente diffusione soprattutto sui nuovi impianti. Ci sono fasi critiche del ciclo biologico annuale
del nocciolo che si evidenziano a giugno, luglio e agosto. Lo stress idrico può portare a conseguenze negative sia sulla produttività sia sulla qualità della nocciola".

"Quando si verifica una situazione di carenza, abbiamo una riduzione dello sviluppo della superficie fogliare, la chiusura degli stomi fogliari con conseguente riduzione della fotosintesi e limitazione dell'assimilazione dei nutrienti. Tale mancanza - ha continuato Puggioni - se avviene da giugno ad agosto si ripercuote su produzione e resa alla sgusciatura".

Il nocciolo e l'acqua - Differenza non irrigato/irrigato a goccia (Foto tratta dalla presentazione di Alberto Puggioni, durante il convegno online) 

Uno degli elementi importanti nella fase di sviluppo è anche un'irrigazione funzionale a stimolare la formazione e la distensione dei germogli, secondo il tecnico Netafim. "Ciò permette di avviare la differenziazione delle gemme a fiore, con fiori meno soggetti a colatura. Le recenti esperienze evidenziano il ruolo chiave dell'acqua sulla maggiore produttività del nocciolo, con margini di miglioramento a carico della produzione del 40% e della resa alla sgusciatura del 30%".

Corileto produttivo irrigato con ala gocciolante poggiata - Cuneo Piemonte (Foto tratta dalla presentazione di Alberto Puggioni, durante il convegno online)

Esperienze Netafim in Italia
"Quando abbiamo iniziato il nostro lavoro - ha spiegato Puggione - si stimavano 7 o 8 anni per l'ingresso in produzione. Negli ultimi anni, siamo riusciti a ridurre queste tempistiche a 4 o 5 anni. Ora stiamo lavorando nella ricerca, soprattutto in collaborazione con l'Università della Tuscia e l'Università di Pisa, per capire se si possa realizzare un ingresso in produzione delle piantine più rapido". 

Un altro aspetto importante è la mitigazione del fenomeno dell'alternanza. "Abbiamo notato meno fluttuazioni nella produttività, ma anche un aumento del calibro del seme e meno scarti e difetti. Un altro vantaggio è quello di poter gestire eventuali carenze nutrizionali, sia a carico della pianta sia dovute alla mancanza di disponibilità del suolo, attraverso la fertirrigazione".


L'irrigazione a goccia è localizzata alle radici (Foto tratta dalla presentazione di Alberto Puggioni, durante il convegno online) 

Il nocciolo ha radici molto superficiali, che tendono a estendersi e vanno addirittura a toccarsi nell'ambiente dell'interfilare. "Non c'è bisogno quindi di irrigare a grandi profondità - ha continuato il tecnico - ma si deve rimanere tra i 20 e i 50 centimetri".

La tecnica più innovativa, dal più alto profilo di contenuti tecnologici, è la subirrigazione. "L'approccio canonico vorrebbe un anno di ala gocciolante poggiata a terra per favorire l'attecchimento, per poi passare all'interramento definitivo per la subirrigazione, che prevalentemente avviene tra 25 e 35 cm di profondità", ha detto Puggioni.


Subirrigazione (Foto tratta dalla presentazione di Alberto Puggioni, durante il convegno online)

"L'irrigazione è localizzata alle radici assorbenti, con gocciolatori forniti di sistemi antisifone e difesa da intrusione radicale. La subirrigazione sfrutta il fenomeno della risalita capillare, quindi si crea un profilo bagnato nel terreno".

I risultati, registrati negli ultimi anni, sul nocciolo in subirrigazione mostrano aumenti nella produzione del 20-100% e un incremento nella resa alla sgusciatura (30%).

Alessandria-Piemonte. Subirrigazione con doppia ala gocciolante su nuovi impianti (Foto tratta dalla presentazione di Alberto Puggioni, durante il convegno online)

"Un buon impianto di irrigazione può quindi fare da cardine nel sistema produttivo del corileto", ha concluso Puggioni.