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Paolo Pari, direttore di Canova, precisa cosa sta alla base del marchio Verdèa

Biodinamico: nessuna pratica esoterica nei disciplinari moderni

In questi ultimi giorni si è parlato, e polemizzato parecchio, sul tema del biodinamico. C'è chi lo ritiene un biologico più spinto, e chi un misto tra agricoltura ed esoterismo. Già un paio di anni fa, Canova ha lanciato il biodinamico certificato Verdèa (cfr. FreshPlaza del 25/02/2019) segno che c'è anche molta concretezza dietro alle parole.

Paolo Pari

Paolo Pari, direttore di Almaverde Bio, agronomo laureato con il massimo dei voti all'Università di Bologna, dichiara: "Il biologico è nel mio DNA - esordisce Pari - come metodo di difesa delle piante dalle malattie, ma anche come schema di produzione certificata che tiene conto a 360° di tutti gli aspetti che concorrono a ottenere un raccolto, un allevamento, o un trasformato (vino, olio, pomodoro). Il biodinamico è una segmentazione della produzione biologica che mette al centro dell'attività una visione a tutto tondo della produzione, in cui il terreno e la sua fertilità sono il cuore della produzione".

Se sta bene il terreno, stanno bene anche le piante, amano ripetere spesso i produttori biodinamici. "Il terreno e la sua fertilità - aggiunge Pari - rappresentano una sorta di microbiota e il microbiota agricolo deve essere in uno stato perfetto di fertilità, ricchezza di microelementi, presenza di microorganismi utili alla salute delle piante che vi trovano dimora".

Quel che conta, soprattutto, sono i risultati, la concretezza dei fatti e non la volatilità delle parole. "Il presidente di Canova, Massimo Biondi, conduce un impianto di pere in regime biodinamico: le piante sono molto vigorose, vegetano molto bene, i frutti sono molto dolci, aromatici. Non ci sono attacchi di patogeni se non nei limiti controllabili con le tecniche del biologico. Il terreno biodinamico rende le piante più resistenti alle malattie, più in salute, più vigorose. Ciò che conta, è ottenere un ottimo raccolto, inteso dal punto di vista qualitativo e poi quantitativo".

Di recente, la senatrice Cattaneo (e non è la sola - cfr. news correlata) ha sollevato perplessità sul disegno di legge che accorpa agricoltura biologica e biodinamica, definendo il biodinamico come una pratica esoterica, priva di qualsiasi realistica connessione con la scienza. Pari replica che "Le pratiche esoteriche di cui parla la Senatrice Cattaneo non sono previste né tantomeno menzionate nei disciplinari biodinamici. Parlare di esoterismo per il biodinamico e di pratiche prive di qualsiasi evidenza scientifica è riduttivo e non tiene conto dei dati di fatto. Lo standard di produzione biodinamica Verdea, se applicato bene, produce in ogni azienda sostanzialmente gli stessi risultati e quindi non è un fatto casuale. Nelle aziende biodinamiche si usano, come da disciplinare, i preparati biodinamici che non sono altro che una sorta di attivatori della vitalità del terreno. E vengono preparati, appunto, con procedimenti ben definiti".

Per maggiori informazioni
Canova srl

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