Beastie the Bug è arrivato ad Almeria nell'ambito del progetto IPM Works, al quale Coexphal partecipa come ente coordinatore a livello nazionale. Questo "nuovo parassita invasivo" - in realtà un pupazzo con un'espressione minacciosa - fa parte della campagna di comunicazione che il Segretariato dell'Organizzazione Europea e Mediterranea per la Protezione delle Piante ha lanciato a gennaio dello scorso anno; un'iniziativa nel quadro dell'Anno Internazionale della Salute delle Piante proclamato nel 2020 dalle Nazioni Unite.
Il protagonista dell'iniziativa è per l'appunto il simpatico insetto-pupazzo Beastie the Bug, che sta girando per diverse aree di coltivazione con l'obiettivo di condividere opinioni, esperienze e sentimenti sull'importanza della salute delle piante, oltre a belle foto, non solo tra gli esperti della regione euromediterranea, ma con tutto il mondo.
Beastie avvistato in una serra di pomodori nella provincia di Almeria.
Nei giorni scorsi Beastie è stato avvistato ad Almeria dal Dipartimento di Tecniche di Produzione di Coexphal, così come da numerosi tecnici, i quali affermano di non aver mai visto un simile parassita nella zona delle serre della provincia. E' stato avvistato in diverse serre, riunioni di tecnici e persino nell'ufficio di Coexphal, dove ha causato qualche guaio, come si può vedere nelle foto allegate.
Tecnici e agricoltori hanno trovato Beastie in un'azienda agricola
IPM Works ritiene che questo tipo di iniziative siano essenziali, poiché evidenziano l'importanza del controllo biologico e della salute delle piante a livello globale. "E' necessario continuare a sensibilizzare sull'importanza di ridurre l'uso dei pesticidi in agricoltura. Ciò può essere fatto attraverso la diffusione di strategie sostenibili per controllare parassiti e malattie. La mascotte Beastie ci ha aiutato ad avvicinarci ad un pubblico più generale, dando un tocco più divertente all'argomento", dice Eduardo Crisol, del Dipartimento Tecniche di Produzione di Coexphal.
Beastie si è introdotto in una riunione tra i tecnici e la squadra di agroecologia di Coexphal.
Questo progetto, che avrà una durata di 4 anni, vedrà la partecipazione di Coexphal e della cattedra Coexphal-UAL. Al progetto IPM Works stanno collaborando in totale 31 enti da 16 paesi. Il progetto si rivolge a quasi tutti i sistemi agricoli, comprese le colture in pieno campo, gli alberi da frutto e le viti. Coexphal guida la parte del gruppo dedicata alle colture orticole protette, con rappresentanti da Belgio e Portogallo. E' comune nelle serre europee che il controllo biologico venga già saldamente implementato come tecnica di base, ma ogni area ha alcune colture più problematiche o parassiti contro i quali non ci sono soluzioni soddisfacenti.
Per maggiori informazioni:
Coexphal
www.coexphal.es
www.beastiebug.eppo.int