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Con l'obiettivo di salvare il settore

Gli agricoltori romeni propongono un piano strategico nazionale per le patate

Il Club degli agricoltori romeni e la Federazione nazionale romena per le patate hanno proposto alle autorità l'attuazione di un piano strategico nazionale per le patate, con l'obiettivo di salvare un settore economico in grande difficoltà e armonizzare il bilancio commerciale, che ora registra un deficit del 50-60%, secondo i rappresentanti delle due organizzazioni.

I principali fattori limitanti per la coltivazione della patata in Romania sono l'eccessiva frammentazione dei terreni, il livello tecnico spesso basso, le aziende agricole di piccole dimensioni, la scarsa qualità del materiale di semina e soprattutto la mancanza di spazi di stoccaggio adeguati.

"La Romania dovrebbe occupare il secondo posto a livello europeo in termini di superficie coltivabile per la patate, ma la bassa resa e la mancanza di magazzini individuali tra gli agricoltori romeni non possono garantirci questa prestigiosa posizione nella classifica continentale. Purtroppo, infatti, i produttori di patate romeni devono vendere la loro produzione subito dopo la raccolta a prezzi bassi, a causa della mancanza di spazio di stoccaggio con condizioni ottimali durante tutto l'anno. Di conseguenza, ogni anno il nostro Paese registra importazioni massicce di patate", ha detto Laszlo Becsek, vicepresidente del Club degli agricoltori rumeni.

Secondo un comunicato delle due organizzazioni, il Club degli agricoltori romeni e la Federazione nazionale per le patate si sono già incontrati una volta con il ministro dell'Agricoltura, Adrian-Nechita Oros, con lo scopo di presentate la proposta per la realizzazione di un Piano strategico nazionale per le patate. Le due organizzazioni hanno sottolineato la necessità che il ministero riesamini la distribuzione parziale dei fondi di sovvenzione, insieme alla misura adottata per le patate precoci destinate alla trasformazione e i tuberi da seme. Il Club e la Federazione hanno realizzato un'analisi in questo senso e hanno fornito al ministero dati economici e tecnici dettagliati.

"Riteniamo che, ogni anno, la ripetuta ridistribuzione ad altri scopi dei fondi destinati a questa coltura danneggi gravemente i coltivatori di patate, che sono pochissimi in realtà e che hanno già subito perdite significative per il raccolto di patate da consumo che nel 2020 è stato venduto al di sotto del prezzo di costo. Il basso prezzo delle patate da consumo si rifletterà direttamente anche sui pochi produttori di tuberi seme rimasti in Romania, che sono praticamente senza clienti e rischiano di ridurre drasticamente la superficie prevista per l'anno in corso", afferma Romulus Oprea, presidente della Federazione nazionale per le patate in Romania.

Per maggiori informazioni: agroberichtenbuitenland.nl

Data di pubblicazione: