Il finocchio di produzione italiana è una verdura connotata da una costante presenza sui mercati, grazie a un lungo calendario di produzione e raccolta, che può durare anche 12 mesi.
"Ciò è possibile scegliendo opportunamente le varietà e le zone più adatte alla sua coltivazione, tenendo conto del clima e dell'ambiente che ne esaltano le caratteristiche. Inoltre, il finocchio si presta come una valida referenza da alternare alla coltivazione del pomodoro da industria in estate, come infatti accade presso molte delle aziende associate alla nostra organizzazione di produttori". E' quanto dichiara Luigi Nelli Tagliafierro, presidente della OP Mita.
Il mercato del finocchio appare stabile, e per il 2021, ci sono tutti i presupposti per continuare a garantire buoni volumi. "Quest'anno - continua Tagliafierro - OP Mita ha raddoppiato i quantitativi produttivi, passando da 30 a 60 tonnellate lavorate al giorno, grazie all'instaurazione di nuove partnership commerciali. Stiamo puntando maggiormente a un lavoro su scala nazionale, rifornendo le catene della grande distribuzione organizzata, visto che la richiesta dall'estero diminuisce nel periodo estivo".
Il finocchio costituisce il prodotto di punta per OP Mita, grazie alle sue aziende associate localizzate in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria e Puglia, che insieme rendono possibile la coltivazione tutto l'anno. Le peculiarità del finocchio coltivato dai soci di OP Mita sono: la rusticità della pianta e il colore bianco del grumolo, con elevate croccantezza e componente aromatica.
Attualmente, sono in produzione finocchi con un ciclo medio per i raccolti a fine inverno/ inizio primavera, come la varietà Tintoretto, per poi passare alle varietà estive come il Preludio e il Tenace.
"Impieghiamo solo piantine certificate, resistenti ai più comuni patogeni e OGM-free, che consentono una puntuale programmazione e il rispetto dei calendari di produzione. Ogni anno, l'organizzazione di produttori effettua campi prova in cui saggia le nuove proposte nei diversi areali di coltivazione, al fine di monitorare l'idoneità ai cambiamenti climatici e le caratteristiche qualitative e organolettiche del prodotto finale. Questa costante sperimentazione ha consentito l'individuazione di ibridi che ben si adattano alle coltivazioni in periodi difficili quali i mesi invernali".
Presso l'OP Mita, ogni fase del processo è costantemente monitorata dall'ufficio agronomico che, in collaborazione con le aziende socie, implementa le tecniche a più basso impatto ambientale.
L'utilizzo di sensori prossimali consente il costante monitoraggio delle condizioni in sito e l'analisi dei diversi dati è preliminare all'adozione di diverse linee operative.
La difesa dai parassiti è basata sui disciplinari della produzione a lotta integrata e la continua osservazione dello sviluppo dei patogeni consente una difesa con prodotti sostenibili.
I finocchi di OP Mita raggiungono i mercati attraverso diverse tipologie di packaging: dalle casse a pareti abbattibili in tutti i formati richiesti dalla Gdo, facilitando così anche la logistica inversa, alle casse personalizzate in plastica e cartone, che contengono a loro volta flowpack da 2/4 finocchi, fino a formati di packaging idonei a ridurre la battuta di cassa, come un comodo bauletto personalizzato da 2 kg che, una volta acquistato dai consumatori, può arrivare direttamente a tavola.
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