Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Ma ancora e' presto per la conta dei danni

Il colpo di coda di freddo in Campania e Lazio fa tremare i produttori

Ieri notte, 8 aprile 2021, in Campania e in Lazio si è verificato un brusco calo delle temperature, con minime anche inferiori a i 0 °C. Ciò ha fatto tremare i produttori. E' ancora presto per la conta dei danni, che saranno tangibili tra almeno 7 giorni per i frutteti. Fatto sta che le previsioni per i prossimi giorni non sono incoraggianti. Si spera che questo freddo gelido non pregiudichi le future campagne.

In Campania, la zona maggiormente colpita dagli abbassamenti di temperatura è stato l'alto casertano, toccando in alcuni punti anche i -2°C, dove si sono verificate pure nevicate nel parco regionale di Roccamonfina e sui monti aurunci. In generale, i cali di temperatura hanno interessato tutto il territorio regionale ma senza scendere al di sotto dello zero termico.

"Per dire se la campagna della frutta estiva sia stata o meno pregiudicata dal freddo, è ancora troppo presto - dice Antonio Giaccio della Op Giaccio Frutta - La temperatura è scesa a -2 °C a Capua, Francolise, Pignataro Maggiore, Nocelleto, ma forse la presenza del vento ha salvato le drupacee dalla gelata. Certo è che tra una decina di giorni potremo stimare se ci sono stati danni e quale sia la loro entità. Se la percentuale ammontasse a un 15%, più che un danno potremmo definirlo come diradamento naturale; ma qualora l'effetto superasse il 30%, il danno sarà considerevole".

"In Campania - prosegue Giaccio - i produttori non sono abituati a eventi simili, perché sporadici e perché da sempre hanno interessato maggiormente gli areali del nord-Italia, che non quelli meridionali. Ma da due anni a questa parte, le gelate tardive sul nostro territorio regionale sono sempre più frequenti. Purtroppo, di impianti antibrina nessuno è ancora munito; al contempo, accendere fuochi nei frutteti è un intervento molto dispendioso e difficile da attuare, per aziende di grosse dimensioni".

Dalla Piana del Sele, le notizie giungono da Baldassarre D'Avino, il quale riporta che non ci sono stati danni considerevoli sulle drupacee. Da parte sua, l'imprenditrice Iolanda Busillo teme che le temperature di 1/2 °C possano generare effetti negativi sui limoni in fioritura, comportando la caduta dei fiori.

Michele Trezza, un produttore di Acerra, riporta: "Le località di Pantano e Frassitelle (entrambe nel comune di Acerra) sono state interessate da forti gelate che hanno avuto conseguenze soprattutto sulle referenze ortive, tra cui carciofi e patate. Per i primi, i danni sono di maggiore entità, perché attualmente le carciofaie sono in piena produzione; tant'è che spero che le gelate non proseguano, altrimenti la campagna carciofi sarà pregiudicata totalmente. Per le patate, i danni appaiono lievi, perché la parte vegetativa è da poco spuntata dal terreno. Purtroppo, ci troviamo a dover combattere contro il nemico invisibile dei cambiamenti climatici".

Il gelo non risparmia i pomodori da industria. "I trapianti nella zona di Villa Literno (CE) hanno avuto inizio a metà marzo e sono tuttora in corso; la gelata, però, ha comportato un danno di circa il 70% sulle giovani piante. Ora i produttori dovranno trapiantare nuovamente pomodori, in modo da sostituire le piante danneggiate dal gelo". E' quanto riporta Nellino Tamburrino.

Nel Lazio, nell'agro-pontino, sono invece kiwi e susine a essere stati danneggiati dal gelo. Mentre sul litorale laziale, dedicato maggiormente alla coltivazione di ortaggi, gli agricoltori hanno sospeso i trapianti per paura del brusco freddo.

Biagio Farina riferisce: "La scorsa notte, la temperatura a Latina ha segnato -2°C. I kiwi attualmente sono in fiore, e la possibilità del danno è in agguato. Gli effetti reali, però, li vedremo in raccolta!".

Tutti gli imprenditori agricoli sperano che il freddo cessi presto; nei prossimi giorni si comincerà la conta dei danni. Vi daremo conto di eventuali aggiornamenti.