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La produzione di pomodoro sotto la minaccia del TBRFV

La produzione annua del pomodoro coltivato in Italia, comprensivo della componente in serra e in pieno campo, è mediamente di oltre 1.000.000 di tonnellate, provenienti da quasi 25.000 ettari annui coltivati dal 2016 al 2020. 

Con l'eccezione di pochi ettari in serra ad altissima tecnologia situati al nord del Paese, buona parte della produzione di pomodoro da mensa sotto serra è concentrata, come accennato, in Sicilia e più precisamente nella zona costiera tra le province di Agrigento e Siracusa. E' qui, con epicentro Vittoria (in provincia di Ragusa) che si coltiva il pomodoro da mensa di qualità.

Continua intanto a pesare sul comparto produttivo il Tomato Brown Rugose Fruit Virus, che inficia le produzioni non solo in Sicilia: la fitopatia, sorta tra Israele e Giordania nel 2014/2015, è diventata nel frattempo globale.

In Sicilia il problema si è manifestato nell'autunno del 2018 e, nel frattempo, alcune aziende hanno subito perdite di produzione che sfiorano anche il 40%. Ma cosa è successo in questi anni?

Da quanto emerso nel corso di un recente convegno sul tema "non vi sarebbe stato alcun alert circa la possibile introduzione del Tobamovirus in Italia; non era disponibile, nel 2018, alcun metodo rilevamento efficace e veloce; non è stato indicato nessun metodo di tracciamento efficace. Oggi, circa il 45% delle aziende agricole in coltura protetta lamenta infezioni di Tomato Brown Rugose Fruit Virus" (ma la stima potrebbe essere in difetto – ndr). Intanto, però, gli agricoltori siciliani stanno imparando a gestire il problema, sebbene con grande fatica, perfezionando tecniche agronomiche che prevedono, tra l'altro, cicli colturali più brevi, la profilassi, l'impiego di preesistenti varietà meno suscettibili. Da qualche tempo, inoltre, si parla di nuove varietà a resistenza intermedia (IR), ma il problema si risolverà definitivamente con il miglioramento genetico e il rilascio di varietà ad alta resistenza (HR).

Nel frattempo, alcune importanti novità sul fronte della lotta al ToBRFV arrivano dall'Università di Palermo (Dipartimento SAAF), che ha promosso il progetto "NetLab", grazie al quale è possibile praticare un monitoraggio costante, peraltro a basso costo. Il progetto consiste nel creare una rete di micro laboratori che opereranno all'interno dei vivai, in modo che questi siano in grado di autocontrollare le loro piante, verificando sul posto l'eventuale presenza di Tomato Brown Rugose Fruit Virus ed altri patogeni. Nel contesto, è stato ribadito dagli esperti, sarà necessario avviare un processo di validazione conforme agli standard EPPO e portare alla conoscenza degli organismi di competenza risultati e suggerimenti utili a rivedere alcune misure. Questi risultati, una volta elaborati, potranno consentire di avviare un piano di sorveglianza territoriale da sviluppare in collaborazione con i laboratori accreditati e mini laboratori specialistici (previsti dal progetto), sotto la regia del Servizio Fitosanitario Regionale.

Più recentemente, con l'obiettivo di contrastare la diffusione e di eradicare il virus ToBRFV (Tomato brown rugose fruit virus) nel territorio siciliano, il Servizio Fitosanitario Regionale ha emanato un decreto che prevede l'applicazione di precise misure fitosanitarie obbligatorie. Tali misure concernenti le piante, le sementi e le piante madri di pomodoro e peperone (varietà non resistenti) sono a cura e spese dei proprietari o conduttori, a qualsiasi titolo, dei terreni e zone ove sono presenti i suddetti vegetali, con presenza confermata dell'organismo nocivo. Le disposizioni fitosanitarie valgono anche nei casi di sospetta presenza del ToBRFV, non ancora ufficialmente confermata. Chiunque non ottemperi alle misure fitosanitarie obbligatorie previste nel decreto, in caso di presenza confermata dell'organismo nocivo, è punito con le sanzioni amministrative previste dall'art. 55 del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 19. Il provvedimento è entrato in vigore lo scorso 15 marzo 2021.

Per quanto riguarda i prezzi alla produzione del pomodoro da mensa, ieri 12/04/2021, al mercato di Vittoria si sono registrate le quotazioni riportate sopra in tabella. Come si può notare sono andati bene i pomodori a bacca piccola come datterino (2,04 euro/kg), ciliegino (1,34 euro/kg) e midi plum (1,18-1,12 euro/kg). Restano più o meno indietro indietro gli altri segmenti che non sempre superano l'euro al kg, orbitando molto vicino, talora al di sotto, dei prezzi di produzione.